Coefficiente della riserva di capitale anticiclica (countercyclical capital buffer, CCyB)Fissazione allo zero per cento per il secondo trimestre del 2022
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La Banca d'Italia ha deciso di mantenere il coefficiente della riserva di capitale anticiclica allo zero per cento per il secondo trimestre del 2022.
Nel quarto trimestre del 2021 il rapporto tra credito e PIL è diminuito. Lo scostamento dal trend di lungo periodo del rapporto tra credito totale e PIL (credit-to-GDP gap) è risultato negativo per circa sei punti percentuali se calcolato in base alla metodologia sviluppata dalla Banca d'Italia. Indicazioni analoghe provengono dal rapporto tra credito bancario e PIL.
La dinamica del credit-to-GDP gap è stata condizionata dalla crescita del prodotto al denominatore più che proporzionale all'espansione del credito al settore privato. Persiste il sostenuto incremento dei finanziamenti bancari alle famiglie, riconducibile soprattutto alla crescita dei mutui, a cui si affianca a un recupero dell'andamento del credito alle società non finanziarie.
Gli altri indicatori segnalano un miglioramento della condizione macro-finanziaria dell'economia italiana. L'incidenza dei prestiti deteriorati è diminuita per le imprese mentre è rimasta stabile per le famiglie; il tasso di disoccupazione, in lieve calo per la diminuzione delle persone in cerca di lavoro a seguito dell'aumento degli occupati, si conferma al di sotto del livello precedente la pandemia; i prezzi delle abitazioni in termini reali continuano ad aumentare.
Comunicato stampa
- Il coefficiente della riserva di capitale anticiclica (countercyclical capital buffer, CCyB)pdf 305.1 KB per il secondo trimestre del 2022 è fissato allo zero per cento Data Pubblicazione::25 marzo 2022
Allegati
- Dati per i graficixlsx 242.1 KB Data Pubblicazione::25 marzo 2022