La Banca d'Italia emette le banconote in euro in base ai principi e alle regole fissati nell'Eurosistema.

Nell'ambito dell'Eurosistema, la Banca d'Italia produce la quantità di banconote in euro a essa assegnata, immette le banconote in circolazione e provvede al ritiro e alla sostituzione dei biglietti deteriorati, partecipa all'attività di studio e sperimentazione di nuove caratteristiche di sicurezza dei biglietti, contribuisce alla determinazione dei quantitativi da produrre e alla definizione di indirizzi comuni per quanto riguarda la qualità della circolazione e l'azione di contrasto della contraffazione.

La Banca d'Italia, inoltre, esercita poteri di controllo sui gestori del contante (banche e altri operatori del contante) e, nei casi di inosservanza delle disposizioni che ne disciplinano l'attività, può adottare provvedimenti sanzionatori e di divieto.

In Italia le monete in euro sono coniate dall'Istituto Poligrafico e Zecca dello Stato per conto del Ministero dell'Economia e delle Finanze che, in qualità di ente emittente, provvede alla loro distribuzione sul territorio nazionale avvalendosi delle Filiali della Banca d'Italia.

L'emissione delle banconote

Dal 1 gennaio 2002 la Banca d'Italia e le altre 11 Banche Centrale Nazionali (BCN) dei Paesi dell'Unione Europea (UE) che avevano adottato l'euro, hanno iniziato a emettere, nel quadro dei principi e delle regole che disciplinano la funzione di emissione dell'Eurosistema, banconote denominate in euro.

Le banconote in euro hanno corso legale nell'area dell'euro, attualmente costituita da 20 dei 28 Stati membri dell'UE, che sono: Austria, Belgio, Cipro, Croazia, Estonia, Finlandia, Francia, Germania, Grecia, Irlanda, Italia, Lettonia, Lituania, Lussemburgo, Malta, Paesi Bassi, Portogallo, Slovacchia, Slovenia e Spagna.

Sia la Banca Centrale Europea (BCE) sia le BCN dei paesi partecipanti all'area dell'euro hanno titolo legale a emettere banconote in euro. In pratica soltanto le BCN provvedono materialmente all'emissione e al ritiro dei biglietti in euro. La BCE non è infatti coinvolta in alcuna operazione di cassa.

La funzione di emissione svolta dalla Banca d'Italia si articola su tutto il territorio nazionale attraverso la rete delle filiali.

A livello locale le singole filiali provvedono ad alimentare il sistema con banconote idonee alla circolazione e a ritirare dalla circolazione le banconote logore attraverso i prelevamenti e i versamenti effettuati dalle banche, e, per conto di queste ultime, dalle società di servizi.

Il principio di non rimpatrio

Le singole BCN sono chiamate a gestire tutte le banconote in euro presenti nei rispettivi sistemi nazionali, indipendentemente dal Paese emittente. In forza del principio generale dell'esecuzione decentrata delle operazioni dell'Eurosistema, le BCN curano l'emissione, il ritiro e la distruzione delle banconote logore.

L'emissione delle monete

L'emissione delle monete in euro, a differenza delle banconote, è di competenza degli Stati dei Paesi partecipanti. Nell'area dell'euro è la Commissione europea che coordina gli aspetti attinenti alle stesse.

In Italia le monete in euro sono coniate dall'Istituto Poligrafico e Zecca dello Stato per conto del Ministero dell'Economia e delle Finanze.

Le monete danneggiate possono essere presentate alle Filiali della Banca d'Italia che provvedono al loro inoltro all'Istituto Poligrafico e Zecca dello Stato.

Attenzione alla qualità del circolante

La BCE e le BCN dell'Eurosistema perseguono l'obiettivo di assicurare l'integrità e il buono stato di conservazione dei biglietti in circolazione per preservare la fiducia del pubblico nelle banconote in euro.

Un ruolo importante nella circolazione delle banconote viene svolto dalle banche e da altri operatori del contante.

Per garantire l'integrità dei biglietti in circolazione, il 16 settembre 2010 la BCE ha adottato la Decisione 2010/14 relativa al controllo dell'autenticità e idoneità delle banconote in euro e al loro ricircolo, che impegna i gestori del contante a ridistribuire al pubblico banconote che siano state controllate per autenticità e per idoneità alla circolazione.

Test comuni effettuati dalle BCN al fine del ricircolo

In applicazione della Decisione BCE/2010/14 e successivi aggiornamenti il ricircolo (reimmissione in circolazione) dei biglietti in euro è ammesso a condizione che gli stessi siano stati verificati con apparecchiature conformi ai requisiti richiesti dalla Decisione stessa.

A tal fine, le BCN offrono ai produttori delle apparecchiature di selezione e autenticazione delle banconote la possibilità di verificare la loro funzionalità mediante un test, effettuato secondo una procedura comune e impiegando un set di banconote, anch'esso comune, composto da una selezione di biglietti autentici e contraffatti, idonei e non idonei alla circolazione. Il test è gratuito e può essere richiesto a una qualsiasi BCN; è valido in tutta l'area dell'euro.

Le apparecchiature rilevanti ai fini della Decisione BCE/2010/14 si distinguono in:

  • apparecchiature utilizzabili autonomamente dalla clientela, comprendenti:
    • apparecchiature di introito ed esito del contante (cash-recycling) che accettano banconote, ne verificano l'autenticità e idoneità alla circolazione e le redistribuiscono alla clientela
    • apparecchiature di solo introito (cash-in) che consentono il solo deposito del contante, accettano banconote e ne controllano l'autenticità.

      Entrambe le tipologie di apparecchiature devono essere in grado di collegare eventuali banconote sospette di falsità al conto corrente bancario sul quale è richiesto l'accredito (cd. "tracciabilità").

  • apparecchiature riservate al personale, comprendenti:
    • apparecchiature per l'autenticazione e la selezione delle banconote, che ne controllano sia l'autenticità sia l'idoneità alla circolazione
    • apparecchiature destinate esclusivamente al controllo di autenticità delle banconote.

Le apparecchiature di entrambi i tipi devono essere in grado di classificare i singoli biglietti come autentici o sospetti senza l'intervento dell'operatore, separandoli in modo automatico, e di dividere le banconote legittime idonee da quelle non idonee alla circolazione.

I produttori che desiderano sottoporre a test le proprie apparecchiature devono rivolgersi a una BCN. Le BCN dell'Eurosistema offrono la possibilità di sottoporre a test anche dispositivi di controllo della sola autenticità delle banconote non utilizzabili ai fini del ricircolo.

I dispositivi che hanno superato il test sono pubblicati nel sito della BCE. I test devono essere rinnovati ogni anno.

I produttori che intendono sottoporre le proprie apparecchiature al test presso la Banca d'Italia devono contattare il gruppo responsabile dei test presso il Servizio Gestione circolazione monetaria.

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La BCE e le banche centrali nazionali dell'Eurosistema collaborano per assicurare la migliore qualità possibile delle banconote in euro in circolazione. Il contributo del pubblico è essenziale. È possibile partecipare a un breve sondaggio sulla qualità delle banconote in euro. Vai al sondaggio online

La strategia dell'Eurosistema per il contante

Nell'area dell'euro soltanto le banconote e le monete in euro hanno corso legale e il contante è l'unica forma di denaro emesso da un'autorità centrale che è direttamente accessibile a tutti i cittadini, assicurandone così l'autonomia, la privacy e l'inclusione sociale. La BCE e le banche centrali nazionali, che insieme formano l'Eurosistema, hanno il compito fondamentale di garantire la regolare distribuzione del contante e di facilitarne l'uso per i pagamenti dei cittadini e delle imprese. Preserviamo il futuro del contante in vari modi.

Il ruolo del contante

Una certa quantità di contante in circolazione è necessaria per il corretto funzionamento dell'economia. Il contante è lo strumento di pagamento dominante nell'area dell'euro: la netta maggioranza dei nostri pagamenti quotidiani è effettuata utilizzando banconote o monete. Il contante è inoltre essenziale per l'inclusione dei cittadini socialmente vulnerabili, come gli anziani o le fasce della popolazione a più basso reddito.

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