N. 417 - Rischi e sfide degli strumenti finanziari complessi: un'analisi delle banche del meccanismo di vigilanza unico

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di R. Roca e F. Potente (coordinatori), L. G. Ciavoliello, A. Conciarelli, G. Diprizio, L. Lodi, R. Mosca, T. Perez, J. Raponi, E. Sabatini, A. Schifinodicembre 2017

Il lavoro affronta la tematica dei rischi valutativi degli strumenti classificati contabilmente L2 ed L3. Si tratta di strumenti finanziari non quotati direttamente su mercati attivi, spesso relativamente complessi, opachi ed illiquidi. Gli L2 ed L3 sono ampiamente presenti nei bilanci delle banche dell’SSM (circa 6,8 trilioni di euro, considerando attivi e passivi).

Si argomenta che la complessità e l’opacità di tali strumenti offre margine per scelte contabili e prudenziali discrezionali da parte delle banche, che hanno incentivi ad utilizzare tale discrezionalità a proprio vantaggio. L’attuale reportistica di vigilanza non è sufficiente per acquisire una piena comprensione dei rischi complessivi insiti negli strumenti L2 ed L3.

L’analisi evidenzia che tali strumenti presentano alcune caratteristiche in comune con gli NPLs (illiquidità, opacità) e che anche i relativi rischi potrebbero essere considerati comparabili.