Il lavoro presenta un'analisi approfondita delle esportazioni italiane nel passato ventennio nel confronto con gli altri maggiori paesi dell'area dell'euro, basata su dati sia macro che micro. L'analisi mostra che l'andamento relativamente meno favorevole delle esportazioni di beni dell'Italia nel periodo precedente la crisi del 2008-09 è il risultato dell'interazione di tre fattori: l'apprezzamento del cambio reale effettivo, la specializzazione in settori particolarmente esposti alla crescente concorrenza dei paesi emergenti e l'elevata incidenza di esportatori di piccole dimensioni. Dal 2010 si riscontra, insieme all'effetto di fattori ciclici, un miglioramento strutturale della performance sull'estero dell'Italia, connesso con la ricomposizione delle esportazioni verso produzioni meno esposte alla concorrenza e a più alto contenuto di valore aggiunto interno. Inoltre, il processo di selezione innescato dalle eccezionali difficoltà incontrate dalle imprese di piccola dimensione prima e durante la crisi finanziaria globale potrebbe aver rafforzato in modo strutturale la popolazione degli esportatori italiani, rendendola maggiormente in grado di fronteggiare shock negativi e di tenere il passo con la domanda estera.
Pubblicato nel 2018 in: Italian Economic Journal / Rivista italiana degli economisti, v. 4, 1, pp. 1-31
