N. 335 - La financial literacy in PISA 2012: un'analisi dei risultati e il ruolo delle famiglie in Italia

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di Pasqualino Montanaro e Angela Romagnoliluglio 2016

PISA 2012 ha consentito per la prima volta di misurare, a livello internazionale, l’alfabetizzazione finanziaria dei quindicenni. Per l’Italia, il quadro che ne emerge è negativo, con un ritardo medio in financial literacy (FL) di circa il 7 per cento rispetto alla media OCSE.

Controllando per una serie di variabili di norma utilizzate per spiegare la performance degli studenti – tra cui genere, cittadinanza, condizioni socio-economiche e culturali della famiglia, indirizzo di studi – il ritardo permane. Le competenze in FL sono positivamente correlate con quelle in matematica e lettura; in Italia il legame è però più debole e si riduce più rapidamente al crescere dell’abilità in FL.

Nel nostro paese è anche meno forte l’associazione tra FL e background familiare: circa il 40 per cento del ritardo degli italiani in alfabetizzazione finanziaria è riconducibile a studenti che, pur provenendo da famiglie relativamente benestanti, si caratterizzano per una FL inferiore alle attese.

Evidenze descrittive suggeriscono che il ritardo degli studenti italiani possa essere spiegato anche da una loro minore responsabilizzazione sugli aspetti economico-finanziari.

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