N. 176 - L'accesso al credito delle imprese femminili: i risultati di un'indagine sulle PMI europee

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di Maria Lucia Stefani e Valerio Vaccagiugno 2013

Il lavoro utilizza i dati di un'indagine della BCE per stabilire se il genere dell'imprenditore influenzi l'accesso al credito e la struttura finanziaria delle piccole imprese. Le imprese gestite da donne ("imprese femminili") usano meno finanza esterna e la attingono da fonti meno diversificate rispetto alle imprese maschili. Statistiche descrittive evidenziano difficoltà nell'accesso al credito bancario per le imprese femminili: dal lato della domanda, esse vi ricorrono meno, anticipando più spesso un rifiuto; dal lato dell'offerta, presentano una più elevata probabilità di vedersi rifiutato un finanziamento. L'analisi econometrica mostra che queste differenze dipendono in gran parte da caratteristiche - come dimensione, età o settore di attività - che rendono le imprese femminili strutturalmente diverse da quelle maschili, escludendo un significativo effetto di genere. Il lavoro infine confronta i maggiori paesi dell'area dell'euro, nell'ambito di un quadro di riferimento omogeneo: emerge una debole evidenza di discriminazione di genere nell'offerta di prestiti bancari in Germania, Italia e Spagna e qualche difficoltà dal lato della domanda in Francia.

Pubblicato nel 2015 in: CESifo Economic Studies, v. 61, 1, pp. 165-201.