L'economia della Valle d'Aosta - Aggiornamento congiunturale, novembre 2018

Viene pubblicato oggi l'aggiornamento congiunturale della Valle d'Aosta.

Sommario

Nella prima parte del 2018 è proseguita la ripresa dell'economia valdostana.

Nell'industria l'attività produttiva è ulteriormente aumentata, grazie soprattutto all'impulso positivo proveniente dalla domanda estera. È continuato il recupero degli investimenti, sospinti dalla spesa delle imprese di maggiori dimensioni. Anche nei servizi l'andamento delle vendite è stato favorevole. Nei primi otto mesi dell'anno l'attività nel settore turistico è rimasta su livelli storicamente elevati. La ripresa stenta invece ad avviarsi nel settore delle costruzioni, a causa della perdurante debolezza della domanda pubblica e privata. Nel mercato immobiliare le compravendite di abitazioni sono tornate a calare.

L'occupazione, in recupero dalla seconda parte del 2017, è ulteriormente cresciuta nel primo semestre. L'aumento ha riguardato principalmente l'industria in senso stretto e i servizi del commercio, alberghi e ristorazione, mentre è proseguito il calo nel settore delle costruzioni, seppur con minore intensità. Il tasso di disoccupazione è diminuito, tornando su livelli inferiori a quelli medi delle regioni del Nord Ovest, nonostante l'aumento dell'offerta di lavoro.

Nei primi sei mesi dell'anno i prestiti alla clientela residente in Valle d'Aosta hanno continuato a crescere a ritmi elevati. Vi ha contribuito principalmente l'ulteriore aumento dei finanziamenti alle imprese, in particolare a quelle di medio-grandi dimensioni. Anche l'espansione dei prestiti alle famiglie è proseguita, ma a ritmi inferiori a quelli dell'anno precedente. La qualità del credito è ulteriormente migliorata, beneficiando della congiuntura favorevole.

Si è intensificato nel primo semestre l'aumento dei depositi bancari. Vi ha contribuito soprattutto la sostenuta dinamica di quelli delle aziende, le cui condizioni di liquidità rimangono nel complesso molto buone. Per contro, è ancora calato il valore di mercato dei titoli depositati presso le banche da famiglie e imprese. La flessione è stata particolarmente accentuata per le obbligazioni bancarie, ma ha interessato anche le altre tipologie di strumenti finanziari, ad eccezione delle quote di fondi comuni e delle azioni, la cui crescita si è andata peraltro ridimensionando in corso d'anno.

Allegati