L'economia della Lombardia - Aggiornamento congiunturale, novembre 2018

Viene pubblicato oggi l'aggiornamento congiunturale della Lombardia.

Sommario

L’espansione dell’attività economica è proseguita in Lombardia nella prima parte del 2018, sebbene con un’intensità che si è attenuata nel corso dell’anno.

Nella manifattura, nei primi nove mesi la produzione è cresciuta rispetto al 2017, ma ha progressivamente perso slancio: l’indicatore, al netto della stagionalità, è aumentato in modo marcato nel primo trimestre, ma è diminuito nel secondo e nel terzo. Gli ordini, interni ed esteri, hanno sostenuto l’attività, ma sono stati espressi timori per i possibili contraccolpi derivanti da un eventuale inasprimento delle tensioni commerciali internazionali. I risultati del sondaggio della Banca d’Italia confermano il quadro ancora positivo, fornendo indicazioni di aumento del fatturato nei primi nove mesi dell’anno e di tenuta dei piani di investimento. Nelle attese delle imprese, la dinamica espansiva della domanda dovrebbe proseguire nei prossimi mesi, ma prevalgono indicazioni di stabilità per quanto riguarda l’accumulazione di capitale nel 2019. Il terziario ha avuto un andamento eterogeneo, con un peggioramento del quadro congiunturale nel commercio al dettaglio e risultati nel complesso ancora favorevoli, sebbene in rallentamento, negli altri servizi. Nelle costruzioni si è consolidato il recupero dell’attività, con una crescita del fatturato e la stabilizzazione della produzione, cui si è associata una espansione delle compravendite e delle quotazioni sul mercato immobiliare. La redditività delle imprese dell’industria e dei servizi si è mantenuta elevata e indicazioni nel complesso positive provengono anche dal settore delle costruzioni; tali risultati si sono riflessi in un aumento delle disponibilità liquide nel sistema produttivo.

L’espansione dell’attività economica si è associata a un limitato miglioramento delle condizioni sul mercato del lavoro, con un contenuto incremento degli occupati e una lieve diminuzione del tasso di disoccupazione.

Nel primo semestre è proseguita la moderata crescita dei prestiti erogati al settore privato non finanziario. I finanziamenti alle imprese sono stati favoriti da condizioni di offerta ancora distese e da un contenuto recupero della domanda. Le aziende hanno continuato a diversificare le fonti finanziarie ricorrendo a nuove emissioni obbligazionarie. I prestiti alle famiglie hanno lievemente accelerato ed è proseguita l’accumulazione del risparmio nelle forme più liquide e nei fondi comuni. L’andamento congiunturale e le operazioni di cessione e stralcio di posizioni deteriorate effettuate dalle banche si sono riflessi positivamente sulla qualità del credito: sono scesi sia il flusso di nuove posizioni con difficoltà di rimborso, sia l’incidenza dei crediti deteriorati sul totale dei prestiti.

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