Il Protocollo d'intesa tra l'Autorità di Informazione Finanziaria dello Stato della Città del Vaticano e l'UIF per l'ItaliaPrincipi in materia di collaborazione internazionale antiriciclaggio

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Il 26 luglio 2013 l’Autorità di Informazione Finanziaria della Santa Sede e dello Stato della Città del Vaticano (AIF) e l’Unità di Informazione Finanziaria per l’Italia (UIF) hanno sottoscritto un Protocollo d’intesa che consentirà la collaborazione finalizzata allo scambio di informazioni su operazioni sospette di riciclaggio o di finanziamento del terrorismo.

La materia si inquadra nel contesto delle Raccomandazioni del Gruppo di Azione Finanziaria Internazionale (GAFI), costituito presso l’OCSE, e dei principi del Gruppo Egmont, organismo che raggruppa oltre 130 FIU tra cui quella italiana e, dal luglio 2013, quella vaticana.

I principi elaborati nelle sedi internazionali sanciscono, tra l’altro, l’obbligo delle FIU di prestare la più ampia collaborazione possibile, secondo criteri di reciprocità. Considerata la dimensione anche transnazionale del riciclaggio, tali condizioni sono essenziali ai fini dell’individuazione e dell’approfondimento di fenomeni criminali che coinvolgono diverse giurisdizioni.

Nella cornice delle regole internazionali, la collaborazione può essere disciplinata anche attraverso intese bilaterali. I Memoranda of Understanding tra le FIU sono specificamente previsti dagli standard internazionali ed europei, che ne hanno regolato alcuni aspetti essenziali. Le Raccomandazioni del GAFI stabiliscono che le Autorità di paesi che condizionano lo scambio di informazioni alla stipula di protocolli d’intesa - tale è il caso dello Stato della Città del Vaticano - devono negoziarli e definirli tempestivamente con il più ampio numero di controparti.

L’obbligo dell’AIF di definire protocolli d’intesa, da sottoporre preventivamente anche al “nulla osta” della Segreteria di Stato vaticana, era stato introdotto con una norma del gennaio 2012. Veniva così modificata la previgente regolamentazione del 2010, che consentiva all’AIF di collaborare senza necessità di accordi formali. Nel dicembre 2012 la clausola relativa al “nulla osta” è stata rimossa.

Tale ultimo intervento normativo, in linea con gli standard internazionali in materia di indipendenza operativa delle FIU, ha favorito l’ammissione dell’AIF nel Gruppo Egmont e ha posto le basi per la sottoscrizione del Protocollo con l’UIF, che ricalca il modello predisposto dallo stesso Gruppo Egmont.

L’accordo risponde a esigenze di carattere operativo e consentirà di scambiare informazioni utili all’approfondimento di casi di riciclaggio o di finanziamento del terrorismo di interesse per le due Autorità. Esso non riguarda gli aspetti relativi ai controlli sul sistema finanziario.

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