N. 827 - Commercio estero, legami domestici e trasmissione delle fluttuazioni economiche in Italia

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di Valter Di Giacintoottobre 2011

La recessione del 2008-09 è stata caratterizzata da una forte caduta dei flussi di commercio internazionale. Per effetto dei meccanismi di propagazione delle fluttuazioni cicliche sul territorio, la contrazione dei livelli di attività ha riguardato anche le aree prevalentemente orientate al mercato interno, come le regioni meridionali.

Il lavoro analizza i canali di trasmissione spaziali (di tipo sia commerciale sia tecnologico) del ciclo economico. In particolare, si concentra sugli effetti sul PIL e sulle esportazioni regionali (verso l’estero) di shock locali, che originano all’interno delle singole regioni del Paese, e di shock globali (quali quelli relativi al commercio internazionale e al tasso di cambio effettivo reale). L’analisi è condotta stimando un modello autoregressivo vettoriale multi-regionale.

I risultati ottenuti mostrano che:

  1. Gli shock locali hanno effetti significativi sia sul prodotto sia sulle esportazioni delle altre regioni. In particolare, gli shock al PIL, che nel modello riflettono le variazioni della domanda interna per consumi e investimenti, si propagano anche alle regioni molto distanti. Gli shock locali all’export, interpretabili come variazioni della competitività delle produzioni locali sui mercati internazionali, appaiono invece esercitare un’influenza più contenuta sulle economie delle altre regioni.
  2. Gli shock globali – come, ad esempio, la caduta del commercio internazionale – incidono su una regione sia direttamente, perché ne riducono le esportazioni, sia indirettamente, perché diminuiscono le vendite sul mercato nazionale, a causa della contrazione della domanda di input intermedi e di beni di consumo da parte delle altre regioni che deriva dallo shock esterno. La somma dei due effetti risulta di entità elevata, sufficiente a spiegare il forte calo del PIL recentemente registrato anche nelle regioni meno orientate alle esportazioni, in seguito alla caduta del commercio internazionale.