N. 820 - La relazione tra PMI e produzione industriale in Italia e l’impatto della recente recessione

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di Valentina Apriglianosettembre 2011

Gli indicatori dell’attività economica calcolati sulla base delle inchieste congiunturali condotte mensilmente presso gli operatori ricevono molta attenzione da parte degli analisti e dei policy-maker. Essi vengono infatti divulgati tempestivamente, senza i ritardi che caratterizzano la pubblicazione delle variabili macroeconomiche, consentendo quindi di valutare lo stato della congiuntura con maggiore rapidità.

Il lavoro analizza, con riferimento all’Italia, la relazione tra l’Indice generale della Produzione Industriale (IPI) e il Purchasing Manager Index (PMI) del settore manifatturiero. Mentre il primo indice misura la produzione industriale, il secondo misura la diffusione delle aspettative di un miglioramento o di un peggioramento delle condizioni economiche da parte delle imprese manifatturiere. Quest’ultimo viene pubblicato nel mese di riferimento e non subisce in seguito revisioni significative, consentendo di ottenere stime più aggiornate sullo stato dell’economia.

Oltre a esaminare la relazione tra i due indicatori, il lavoro si concentra sulla sua stabilità nel tempo, in special modo negli anni più recenti. La crisi economica del 2007-09 potrebbe infatti avere indebolito il legame esistente fra il PMI del settore manifatturiero e le variazioni dell’IPI. Ad esempio, all’avvio della ripresa nel 2009, a un considerevole miglioramento del PMI non è corrisposto un altrettanto robusto incremento dell’attività manifatturiera.

L’analisi empirica si basa su un approccio non parametrico, che offre strumenti più flessibili per studiare gli effetti di forti turbolenze economiche, senza costringere a formulare ipotesi sul momento in cui si sono verificati dei break strutturali (che, dato il breve periodo trascorso dall’avvio della ripresa, sarebbero difficili da accertare empiricamente). Sia la dinamica delle serie considerate sia la loro relazione vengono esaminate nel dominio delle frequenze; il metodo adottato (Wavelet analysis) consente di studiare il cambiamento nel tempo dello spettro delle serie (varianza) e della loro covarianza.

I risultati mostrano che il PMI ha conservato la capacità di cogliere la componente di medio-lungo termine delle variazioni della produzione industriale, nonostante un’accresciuta variabilità di breve periodo che ha interessato la relazione tra le due serie. Le deviazioni del PMI dalla soglia di 50 continuano inoltre a distinguere i periodi recessivi da quelli espansivi, anche dopo la recente crisi.