N. 681 - I rendimenti dei contratti future sui tassi d'interesse a breve termine quali indicatori della politica monetaria

Go to the english version Cerca nel sito

di Giuseppe Ferrero e Andrea Nobiligiugno 2008

I rendimenti impliciti nei prezzi dei contratti futures sui tassi di interesse a breve termine forniscono indicazioni sulle attese degli operatori riguardo al futuro orientamento della politica monetaria.

La letteratura empirica recente per gli Stati Uniti, tuttavia, ha mostrato che tali prezzi non riflettono solo le attese del mercato circa il tasso di interesse a breve termine ma anche premi per il rischio e di liquidità, che possono variare con l’orizzonte temporale del contratto sottostante e sono correlati negativamente con misure del ciclo economico.

Questo lavoro illustra una procedura volta a stimare i premi per il rischio e di liquidità su diverse scadenze dei contratti futures sugli euro-depositi a tre mesi in euro e in dollari; l’approccio proposto permette, pertanto, di ottenere indicazioni sui tassi attesi “depurate” dalle diverse tipologie di premio.

In linea con la letteratura, la misura dei premi per il rischio e di liquidità utilizzata nel lavoro è l’eccesso di rendimento, definito come differenza tra il rendimento implicito del contratto e il tasso d’interesse a pronti realizzatosi ex-post alla scadenza del contratto. Le stime, basate su un campione di dati per il periodo 1994-2007, mostrano che l’eccesso di rendimento è mediamente positivo su orizzonti compresi tra uno e sei trimestri; risulta maggiore sugli orizzonti più lontani, sia negli Stati Uniti sia nell’area dell’euro. Inoltre, contrariamente a quanto emerso in studi precedenti, la relazione negativa tra l’eccesso di rendimento in dollari e il ciclo economico degli Stati Uniti appare instabile nel tempo; quella tra l’eccesso di rendimento in euro e il ciclo dell’area molto debole.

Il lavoro mostra, tuttavia, che l’eccesso di rendimento può essere scomposto in due componenti. La prima, propriamente definibile come premio ex-ante, è imputabile alla natura del contratto finanziario e alle caratteristiche del mercato e mostra una relazione stabile negativa con misure del ciclo economico sia nell’area dell’euro sia negli Stati Uniti. La seconda, interpretabile come un errore di previsione sistematico, è più strettamente legata al processo di formazione delle aspettative e sembra riflettere fenomeni di apprendimento successivi a cambiamenti strutturali nell’economia.

Secondo gli autori, per ottenere una valutazione corretta delle aspettative di mercato sull’orientamento futuro della politica monetaria bisogna pertanto depurare le quotazioni dei tassi futures solo della componente di premio ex-ante, poiché la componente di errore di previsione sistematico è parte integrante del processo di formazione delle aspettative degli operatori.

Pubblicato nel 2009 in: International Journal of Central Banking, v. 5, 2, pp. 109-145