N. 173 - Le transizioni nel mercato del lavoro italiano: una prospettiva di genere

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di Nicola Curci e Vincenzo Marianigiugno 2013

Il presente studio mira a valutare le differenze di genere nelle transizioni tra stati nel mercato del lavoro italiano. Il più basso tasso di occupazione femminile rispetto a quello maschile è spiegato sia da una più breve permanenza nell'occupazione che da una minore probabilità di entrare nell'occupazione. La minore durata dei periodi di occupazione delle donne deriva da una maggiore diffusione di forme contrattuali flessibili. Inoltre le donne italiane soffrono una più lunga permanenza nell'inattività rispetto agli uomini, soprattutto quando questa è legata a ragioni di cura familiare. Le donne disoccupate diventano inattive molto più spesso degli uomini, sia per un maggiore effetto di scoraggiamento, sia per più pressanti esigenze di cura della famiglia. In seguito alla crisi economica iniziata nel 2008, si sono ridotti i divari di genere negli stock di occupati e inattivi, a seguito soprattutto della riduzione delle transizioni dall'occupazione all'inattività per le donne.

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