N. 7 - L'economia della LiguriaRapporto annuale

Nel 2017 l'economia ligure è moderatamente cresciuta, grazie all'andamento favorevole della domanda estera e al leggero rafforzamento di quella regionale. Il maggiore livello di attività non si è riflesso su un miglioramento nel mercato del lavoro né, malgrado le favorevoli condizioni di accesso al credito, su una ripresa dell'accumulazione di capitale fisso da parte delle imprese; quest'ultima è invece attesa per l'anno in corso.

Le imprese

L'industria regionale ha conseguito un parziale recupero delle vendite, favorito dall'espansione delle esportazioni; nel comparto permane comunque una notevole eterogeneità delle situazioni aziendali. Anche il terziario ha riportato una crescita: i settori turistico e logistico-portuale hanno visto un incremento significativo rispettivamente dei pernottamenti e dei traffici; gli esercizi commerciali hanno registrato un aumento degli acquisti delle famiglie. È proseguita la difficile situazione congiunturale dell'attività edilizia; nel mercato immobiliare il numero di compravendite si è innalzato, ma con prezzi ancora in calo.

L'andamento moderato della crescita economica in regione e gli ancora ampi margini inutilizzati di capacità produttiva hanno concorso a limitare la spesa per investimenti fissi da parte delle imprese, malgrado le favorevoli possibilità di accesso al credito e la presenza di incentivi fiscali sull'acquisto di beni strumentali. La ridotta spesa per investimenti ha determinato un fabbisogno finanziario contenuto, mantenendo debole la domanda di credito. A fronte di criteri di offerta rimasti accomodanti, i prestiti bancari alle imprese hanno continuato a ridursi. Nel complesso il loro grado di indebitamento - espresso dal rapporto tra debiti finanziari e fatturato - è ulteriormente diminuito, ma rimane superiore al livello precedente la crisi.

Il mercato del lavoro

Le condizioni del mercato del lavoro sono rimaste difficili, con un calo del numero di occupati, ascrivibile essenzialmente alla componente indipendente, e un miglioramento solo marginale del tasso di disoccupazione. Gli effetti della ripresa si sono invece manifestati nel minore ricorso alla Cassa integrazione guadagni, scesa significativamente sia nella gestione ordinaria, sia in quella straordinaria. La domanda di lavoro espressa dalle imprese liguri si caratterizza, rispetto al Nord Ovest e all'Italia, per la minore propensione ad assumere personale con un elevato livello di istruzione o di capacità professionali.

Le famiglie

I consumi delle famiglie hanno segnato un leggero progresso, frenato però dalle condizioni del mercato del lavoro. Vi si è accompagnato un rafforzamento della domanda di credito, con una crescita dei mutui per l’acquisto di abitazioni e soprattutto del credito al consumo. Le famiglie liguri si differenziano dalla media italiana da un lato per una ricchezza pro capite molto elevata, determinata dalle alte quotazioni degli immobili residenziali ubicati in regione, e per un contenuto indebitamento finanziario in rapporto al reddito disponibile; dall'altro per l'alta incidenza dei nuclei familiari in povertà assoluta, che secondo i dati disponibili più recenti è più che doppia rispetto al dato nazionale.

Il mercato del credito

Nel 2017 l'attività di erogazione di prestiti in Liguria è stata determinata essenzialmente da fattori di domanda, in un contesto complessivamente disteso di accesso al credito. I finanziamenti al settore privato non finanziario hanno ristagnato, risentendo dell'andamento di quelli alle imprese; la dispersione delle condizioni applicate su questi ultimi ha riflesso, in misura maggiore rispetto al periodo precedente la crisi, i diversi profili di rischio della clientela. La qualità del credito, sia pure in rafforzamento, mostra il perdurare di situazioni di fragilità; i nuovi flussi di posizioni deteriorate sono rimasti quantitativamente significativi, a fronte di un contributo ancora limitato dei casi di miglioramento. Si è intensificato il processo di riduzione delle sofferenze accumulate, grazie anche a operazioni di cessione e di stralcio dai bilanci delle banche.

La finanza pubblica

Nel triennio 2014-16 la spesa primaria delle Amministrazioni locali liguri è diminuita. Le nuove regole di bilancio degli enti territoriali non sembrano avere incentivato in misura significativa la spesa per investimenti, che non ha mostrato segnali di recupero. Nel 2017 è proseguito il calo dell'indebitamento, la cui incidenza sul PIL è inferiore alla media nazionale.

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