La produzione industriale delle regioni d'Italia, 1861-1913: una ricostruzione quantitativa

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di Carlo Ciccarelli e Stefano Fenoaltea

Lo studio è dedicato alla ricostruzione di serie annuali della produzione industriale, a prezzi costanti, regione per regione.

Gli autori sono partiti dalla ricostruzione delle serie storiche annuali, stimate da Stefano Fenoaltea, della produzione industriale nazionale, industria per industria e ove possibile prodotto per prodotto, sfruttando un'ampia gamma di fonti primarie generali e specifiche. Nei casi in cui le fonti documentano la produzione locale questa viene ricostruita a livello regionale prodotto per prodotto, e poi aggregata per singole industrie; dove le fonti permettono solo una stima indiretta della produzione nazionale, ad esempio dalle disponibilità di materie prime importate, questa viene attribuita alle diverse regioni sfruttando fonti aggiuntive, dai censimenti a eventuali studi su singole industrie, che documentano nel tempo la distribuzione geografica della produzione in oggetto. Il testo descrive in modo esaustivo le fonti e i metodi di stima utilizzati per ottenere gli aggregati regionali.

Il primo volume riguarda i settori non manifatturieri, ossia i tre grandi settori delle industrie estrattive, delle costruzioni e dell'elettricità, gas e acqua. Il secondo volume ricostruisce le serie per i quattro settori delle industrie estrattivo-manifatturiere (a base minerale): le industrie metallurgiche, le industrie meccaniche, le industrie che lavorano i minerali non metalliferi, le industrie chimiche e affini.

Completerà l'opera il terzo volume, già avviato dagli autori, dedicato alle industrie agricolo-manifatturiere (a base animale o vegetale), che comprendono settori portanti della rivoluzione industriale italiana quali le industrie tessili e zuccheriere.

Tabelle

I dati delle tabelle dei due volumi sono contenuti nei file riportati di seguito. Le singole tabelle sono rappresentate in distinti fogli elettronici. La denominazione dei fogli elettronici è identica a quella usata nei volumi per le tabelle. In ogni caso la corretta interpretazione dei dati in formato elettronico richiede l'attento riferimento alle tabelle del libro.