N. 795 - I fondi comuni aperti in Italia: performance delle società di gestione del risparmio

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di Michele Leonardo Bianchi e Maria Grazia Mielefebbraio 2011

Il lavoro analizza i rendimenti dei fondi comuni aperti negoziati in Italia, sia di diritto italiano che di diritto estero offerti da società di gestione del risparmio (SGR) italiane, utilizzando un modello derivato dal capital asset pricing model (CAPM) e individuando una misura sintetica di rendimento di ciascuna SGR, oltre che di ciascun fondo.

L’analisi è stata condotta su dati mensili relativi al periodo luglio 2003 dicembre 2008, utilizzando un panel non bilanciato composto da 2.288 fondi e Sicav (di diritto italiano ed estero). La base dati comprende anche fondi e SGR non più operativi: ciò ha permesso di ottenere stime esenti dal problema del cosiddetto survivorship bias . I fondi analizzati corrispondono all’universo degli organismi di investimento collettivo del risparmio aperti di diritto italiano e ad un ampio campione di fondi di diritto estero gestiti da SGR italiane.

Il ricorso alle segna lazioni di vigilanza ha permesso di confrontare i rendimenti con gli effettivi benchmark dichiarati nei regolamenti e non, come di consueto avviene, con benchmark standard o di mercato.

In primo luogo si presenta un’analisi dei rendimenti relativa ai singoli fondi. I risultati confermano che essi non riescono in media a conseguire rendimenti superiori ai benchmark di riferimento; ciò è in linea con quanto osservato in lavori analoghi relativi all’Italia o ad altri Paesi.

In secondo luogo si analizzano i rendimenti delle singole SGR. I risultati illustrano che, al netto delle commissioni, esse non riescono a conseguire extrarendimenti rispetto ai benchmark scelti dai gestori. Tuttavia, le SGR di maggiori dimensioni offrono una più ampia differenziazione dei rendimenti dei propri fondi; in particolare, l’extrarendimento, misurato dall’alpha di Jensen , varia entro un range più esteso rispetto a quanto osservato per le SGR di minore dimensione.

Infine, il rischio sistematico non diversificabile, per l’intero universo delle SGR, risulta essere mediamente pari a quello dei benchmark di riferimento.

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