N. 767 - Previsioni real time dell’inflazione: il ruolo delle variabili finanziarie

Go to the english version Cerca nel sito

di Libero Monteforte e Gianluca Morettiagosto 2010

La recente crisi finanziaria ha reso evidente la necessità di adottare modelli econometrici nei quali le variabili finanziarie svolgono un ruolo determinante. I prezzi delle attività finanziarie riflettono in parte le aspettative degli operatori sulla crescita futura dell’economia, dell’occupazione e dei prezzi, per cui l’impiego di tali variabili a fini previsivi permette di avere un riscontro tempestivo sull’evoluzione del quadro di riferimento. Inoltre, diversamente dalle serie macroeconomiche, normalmente disponibili su base mensile e trimestrale e rilasciate con ritardo, le quotazioni delle attività finanziarie sono osservabili giornalmente. L’impiego di quest’ultime nei modelli di previsione dei principali aggregati macroeconomici incontra tuttavia un problema tecnico relativo alla diversa frequenza nell’osservazione delle serie. Se infatti si vuole prevedere una serie mensile, come l’inflazione, utilizzando ad esempio indicatori giornalieri occorrerà preliminarmente convertire la frequenza dei dati da giornaliera a mensile. Tale operazione limita potenzialmente il contributo informativo delle più recenti informazioni a fini previsivi. In questo lavoro si propone un modello, basato su nuove tecniche econometriche per la costruzione di modelli a frequenza mista, al fine prevedere l’inflazione armonizzata dell’area dell’euro. Tale approccio permette di integrare in maniera efficace gli strumenti tradizionalmente utilizzati per la stima a breve termine dell’inflazione con le più recenti informazioni contenute nelle variabili finanziarie. In particolare, si costruisce un modello, basato su regressioni di tipo MIDAS (MIxed DAta Sampling regression), nel quale l’inflazione mensile viene prevista sulla base di fattori macroeconomici estratti da variabili mensili e di dati finanziari giornalieri (tassi d’interesse, tassi di cambio e prezzi delle materie prime). Il miglioramento delle proprietà previsive di questo approccio, rispetto a quelli usualmente utilizzati, viene illustrato in due esercizi previsivi di pseudo real-time. Nel primo, vengono confrontate le previsioni del nostro modello a frequenza mista con quelle di modelli mensili standard (quali l’AR e i VAR); nel secondo il confronto viene fatto rispetto alle attese d’inflazione estratte dalle quotazioni giornaliere dei contratti future sull’indice armonizzato dei prezzi dell’area euro. I risultati mostrano una superiorità previsiva del modello proposto, in particolare per orizzonti di brevissimo termine, rispetto ai benchmark adottati, mettendo in luce le potenzialità derivanti da un ottimale utilizzo delle informazioni più recenti estratte dai mercati finanziarie.

Pubblicato nel 2013 in: Journal of Forecasting, v. 32, 1, pp. 51-61

Testo della pubblicazione