N. 22 - L'economia della Valle d'AostaRapporto annuale

Dal quarto trimestre dello scorso anno la crisi economico finanziaria si è aggravata. L'economia italiana ha registrato una riduzione del PIL già nella media del 2008. L'attività economica ha continuato a contrarsi a ritmi molto elevati nella prima parte del 2009.

Per la Valle d'Aosta, Prometeia e Svimez hanno stimato un calo del prodotto interno lordo regionale di circa l'1 per cento nel 2008; in base ai dati Istat il PIL era aumentato nel 2007 dell'1,9 per cento, per effetto dell'andamento positivo registrato nel settore dei servizi che si contrapponeva a quello negativo dell'industria.

La contrazione della domanda alle imprese industriali nella seconda parte del 2008 ha influito negativamente sull'andamento della produzione e sulle decisioni di investimento; il peggioramento ha colpito in modo particolare il settore metalmeccanico, nelle componenti legate alla produzione di autovetture e all'edilizia. Nel 2008 le esportazioni si sono contratte, per effetto della dinamica negativa che dal primo semestre dell'anno ha interessato la branca dei metalli e prodotti in metallo e che successivamente si è estesa alle vendite degli altri prodotti.

Le imprese del settore delle costruzioni, in presenza di una crescita della domanda di opere pubbliche, hanno risentito dell'indebolimento dell'attività nel comparto privato, connesso con la contrazione del mercato immobiliare.

I prezzi delle abitazioni in regione si sono ridotti nella seconda parte dell'anno; tra il 2002 e il 2007 erano aumentati a ritmi più elevati rispetto alla media delle regioni del Nord Ovest. Nel 2007 le famiglie valdostane si ponevano al quarto posto in Italia tra le regioni con la più alta ricchezza pro capite in attività reali, costituita principalmente dalle abitazioni e, in misura inferiore, dallo stock di capitale delle famiglie produttrici e dai terreni.

Le difficoltà del quadro congiunturale si sono riflesse anche nel settore dei servizi, con una riduzione delle vendite, molto marcata nel comparto degli autoveicoli, una stagnazione delle presenze di turisti e una contrazione del numero dei transiti autostradali in regione.
Il numero di occupati in regione è cresciuto nella media del 2008 a un ritmo contenuto. Il tasso di disoccupazione è lievemente peggiorato, restando comunque tra i più bassi in Italia. Le ore di Cassa integrazione guadagni sono aumentate nell'ultima parte del 2008 e, a ritmi molto elevati, nel primo trimestre del 2009.

All'incremento dell'occupazione in Valle d'Aosta negli ultimi anni ha contribuito la componente straniera, impiegata prevalentemente nei comparti più tradizionali, in particolare in quello degli alberghi e ristoranti e nelle costruzioni. Anche la crescita della popolazione residente è in parte riconducibile agli stranieri, divenuti quasi 7.000 in regione; l'elevata quota di donne e bambini indica un rafforzamento e una stabilizzazione della loro presenza.

I prestiti bancari hanno nel complesso decelerato; per le famiglie consumatrici il rallentamento è stato costante a partire dal mese di marzo del 2008, mentre per le imprese vi è stato un sensibile calo del tasso di crescita nell'ultimo trimestre, anche per effetto della contrazione media del fatturato delle aziende valdostane. L'andamento dei prestiti alle famiglie consumatrici ha riflesso quello della componente dei mutui per l'acquisto di abitazioni, cui si è associata la riduzione del credito al consumo. In termini di nuove sofferenze la rischiosità del credito è diminuita, mentre segnali di peggioramento sono riconducibili al forte incremento degli incagli e dei crediti scaduti o sconfinanti.

I risparmiatori valdostani hanno continuato a orientarsi prevalentemente verso strumenti finanziari caratterizzati da livelli di rischio abbastanza contenuti; i depositi bancari e gli investimenti in obbligazioni emesse dalle banche sono ulteriormente aumentati. I titoli di Stato e le obbligazioni non bancarie sono cresciuti a ritmi elevati, mentre sono ancora diminuiti gli investimenti in azioni, in gestioni patrimoniali e in quote di OICR.

L'Amministrazione regionale ha posto in essere una serie di misure a sostegno delle famiglie e delle imprese, consistenti principalmente nella sospensione del pagamento di un'annualità delle rate dei mutui in essere con la finanziaria regionale, nell'aumento delle garanzie concesse dai Consorzi di garanzia fidi, in sgravi e bonus per le famiglie meno abbienti. Sono stati inoltre approvati ecoincentivi per la sostituzione di autoveicoli, cumulabili con quelli statali, e incrementi di volumetria per le strutture ricettive.

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