N. 986 - Un modello DSGE stimato con frizioni di ricerca e abbinamento nel mercato del credito (solo in inglese)

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di Danilo Liberatiottobre 2014

Il lavoro sviluppa un modello di equilibrio economico generale caratterizzato dalla presenza di un mercato del credito non centralizzato, in cui le imprese e le banche contrattano i tassi di interesse relativi alle singole richieste di finanziamento.

Utilizzando dati statunitensi per il periodo 1997-2013, il modello viene stimato per analizzare gli effetti delle decisioni di politica monetaria sui tassi sui prestiti alle imprese e sullo spread tra tassi sui prestiti e tassi di policy (credit spread).

I principali risultati sono i seguenti.

A seguito di una diminuzione inattesa del tasso di policy si osserva un aggiustamento incompleto dei tassi sui prestiti, in linea con quanto evidenziato dalla letteratura empirica esistente.

La misura in cui variazioni dei tassi di policy vengono trasmesse ai tassi sui prestiti aumenta al diminuire del potere contrattuale delle banche.

Uno shock di produttività positivo comporta un aumento del prodotto aggregato e al contempo una riduzione del credit spread; mentre un aumento del numero dei rapporti di credito provoca una diminuzione del grado di restrizione dell'offerta di credito.

Da ultimo, il lavoro propone un confronto tra il modello in esame ed altri modelli di equilibrio economico generale caratterizzati dalla presenza di mercati del credito centralizzati e dalla dipendenza del tasso di interesse sui prestiti dai valori passati. Da tale confronto risulta che il modello presentato in questo lavoro, a parità di altre ipotesi, è quello che si adatta meglio ai dati.

Pubblicato nel 2018 in: International Journal of Monetary Economics and Finance (IJMEF), v. 11, 6, pp. 567-617