In questo lavoro si sviluppa un modello empirico per la valutazione dell’efficacia e dell’efficienza delle politiche pubbliche finalizzate alla riduzione del livello di disuguaglianza, all’eliminazione di distorsioni o a incentivare comportamenti virtuosi. Tali politiche si concretizzano spesso nella somministrazione di un trattamento economico (ad esempio un trasferimento monetario o una variazione del livello di tassazione) a un sottoinsieme della popolazione composto da agenti eleggibili al trattamento (ad esempio agenti con profitti ridotti), con la finalità di modificarne una variabile di risposta (ad esempio l’acquisto di un servizio).
Nella valutazione di tali interventi viene solitamente utilizzata l’ipotesi che gli agenti economici siano delle entità isolate che non interagiscono.
Recentemente, tuttavia, sono stati sviluppati modelli empirici che includono le interazioni tra gli agenti nei modelli econometrici per la stima degli effetti delle politiche economiche e sociali.
In questo contesto, il ruolo dell’eterogeneità delle interazioni tra agenti eleggibili e non eleggibili al trattamento risulta ancora inesplorato. In molti contesti socioeconomici è plausibile ipotizzare che un agente eleggibile interagisca con un altro agente eleggibile in modo diverso rispetto a un agente non eleggibile al trattamento.
Il contributo di questo lavoro consiste nell’identificare un modello econometrico in cui agenti eleggibili e non eleggibili interagiscono in modo eterogeneo e nel proporre uno stimatore consistente per i parametri di tale modello. I parametri stimati permettono di identificare l’effetto del trattamento anche su agenti eleggibili non sottoposti a trattamento e su agenti non eleggibili.
La rilevanza della metodologia viene evidenziata attraverso simulazioni numeriche. Uno dei risultati principali del lavoro è che il trattamento somministrato a una popolazione di eleggibili può comportare un beneficio maggiore per i soggetti non eleggibili. Tale situazione si manifesta come conseguenza dell’eterogeneità delle interazioni tra agenti, in particolare in presenza di un’elevata elasticità della variabile di risposta dei non eleggibili rispetto alla variabile di risposta degli
eleggibili (elevati spillovers da eleggibili a non eleggibili).
Pubblicato nel 2020 in: Journal of Business & Economic Statistics, v. 38, 4, pp. 826-838
