L’Italia, che negli anni più recenti ha perso quote di mercato nel segmento del turismo, si caratterizza nel confronto internazionale sia per una ricca e variegata dotazione ambientale, sia per la presenza di un patrimonio storico e artistico di rilievo.
Il lavoro verifica l’ipotesi che sia la qualità dell’ambiente sia la possibilità di fruire, con minimi costi di spostamento, dei beni culturali presenti nell’area contribuiscano a rafforzare l’attrattività delle località turistiche costiere. Al fine di verificare tale ipotesi, nel lavoro è stata condotta un’analisi econometrica della relazione esistente tra prezzi degli alberghi e caratteristiche non solo delle singole strutture ricettive, ma anche delle località dove sono localizzate.
L’analisi è stata svolta utilizzando le informazioni sui prezzi dei pernottamenti negli alberghi delle località costiere raccolte dal Touring Club Italiano. Tale insieme di dati è stato integrato con varie informazioni sui comuni in cui sono insediati gli alberghi, in particolare quelle riferite alla loro capacità di attrazione artistica, culturale e storica e alla qualità ambientale. Nel complesso è stato considerato un insieme di circa 1.100 hotel situati in poco meno di 300 località costiere.
I risultati empirici confermano che il prezzo dipende non solo dalle caratteristiche della struttura ricettiva (categoria, dimensione, disponibilità di determinati servizi), ma anche dalle caratteristiche delle diverse località, in termini di qualità ambientale delle acque prospicienti il litorale e di ricchezza del patrimonio culturale e artistico delle località considerate.
Ciò evidenzia le potenziali sinergie tra il segmento del turismo costiero e quello del turismo d’arte: gli investimenti nella conservazione e valorizzazione dell’ambiente e del patrimonio artistico potrebbero sostenere la competitività dell’offerta turistica nazionale anche nel comparto costiero.
