In questo lavoro si propone un nuovo metodo di stima per studiare le determinanti della spesa pubblica sanitaria pro capite tra il 2001 e il 2005. Sfruttando tecniche di econometria spaziale, si tiene conto delle possibili interazioni esistenti tra giurisdizioni (in questo caso le ASL) territoriali limitrofe.
L’interpretazione dei risultati delle stime si basa su un modello teorico, standard negli studi sulla finanza locale, in cui gli utentielettori (che hanno informazione incompleta) monitorano il comportamento dei manager delle ASL (nominati dal livello politico regionale) sulla base dei servizi offerti nelle ASL limitrofe.
Sfruttando le tecniche econometriche introdotte e la struttura panel dei dati (che consente di controllare per l’eterogeneità non osservabile, anche se variabile nel tempo), si stima che solo l’effetto within – il confronto cioè con le ASL limitrofe della stessa Regione – sia importante per spiegare la spesa pubblica sanitaria a livello locale, ma non quello between – legato a quanto accada nelle ASL delle altre Regioni, anche se limitrofe.
La presenza di comportamenti imitativi tra ASL limitrofe della stessa Regione amplifica la reattività della spesa a una serie di fattori tradizionalmente considerati tra quelli aventi un effetto sui livelli della spesa. In particolare, l’effetto del reddito pro capite, per il quale si stima un’elasticità complessiva della spesa pari allo 0,5 per cento, per circa un quinto opererebbe tramite il canale imitativo. Di contro, una maggiore presenza di persone con livelli di istruzione più alta o di popolazione tra i 30 e 50 anni tende a ridurre la spesa pubblica sanitaria: in particolare, un aumento di un punto percentuale della popolazione in questa fascia di età ridurrebbe la spesa di oltre lo 0,1 per cento.
