Nella gran parte delle economie avanzate sono attive politiche pubbliche che mirano a ridurre i costi degli investimenti in ricerca e sviluppo per stimolare l’attività innovativa delle imprese.
Nonostante siano numerosi gli studi che hanno analizzato gli effetti di questo tipo di programmi, non c’è ancora consenso circa l’efficacia di queste misure.
Il presente lavoro si inserisce in questo filone di ricerca stimando l’incremento dell’attività innovativa di un gruppo di circa 600 imprese dell’Emilia Romagna che hanno partecipato a un programma regionale di aiuti alla ricerca e lo sviluppo. L’obiettivo è quello di verificare se, grazie agli incentivi, sia migliorata la capacità innovativa delle imprese misurata con il numero di domande di brevetti presentate all’Ufficio Europeo dei Brevetti nel periodo successivo al programma.
Le imprese che partecipavano al programma erano tenute a sottoporre un progetto che era successivamente valutato da una commissione di esperti indipendenti. La commissione assegnava un punteggio a ciascun progetto conferendo il sussidio solo a chi superava un certo punteggio. Per verificare l’efficacia degli incentivi abbiamo confrontato l’attività brevettuale delle imprese che hanno ottenuto un punteggio appena sopra la soglia con quella delle imprese che hanno ricevuto un punteggio appena inferiore alla soglia (e che quindi non hanno ottenuto il sussidio).
Nel lavoro l’effetto del sussidio viene misurato sia sul numero di domande di brevetto presentate complessivamente da ciascuna impresa, che possono essere pari a zero o assumere un valore anche elevato, sia sulla probabilità delle imprese di presentare almeno una domanda di brevetto.
In entrambi i casi il programma sembra aver avuto un impatto positivo, più marcato per le imprese di dimensione minore.
Pubblicato nel 2016 in: Research Policy, v. 45, 2, pp. 442-457
