N. 950 - I costi del finanziamento delle imprese tramite debito e la crisi finanziaria globale

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di Daniele Pianeselli e Andrea Zaghinifebbraio 2014

Il lavoro analizza l’andamento dei premi per il rischio sulle obbligazioni emesse dalle società non finanziarie domiciliate nei paesi dell’area dell’euro, negli Stati Uniti e nel Regno Unito tra il 2005 e il 2012. Vengono considerati solo i titoli obbligazionari emessi sul mercato internazionale. I premi per il rischio sono misurati all’emissione e approssimati dallo spread con i tassi swap di pari durata. Il periodo campionario comprende sia la crisi finanziaria globale, nel biennio 2008-09, sia quella del debito sovrano nell’area dell’euro, nel triennio 2010-12.

Il lavoro è diviso in due parti. Nella prima parte si analizzano le caratteristiche principali delle emissioni obbligazionarie effettuate nel periodo (tra cui dimensione e settore di appartenenza dell’emittente, rating e durata del titolo all’emissione); ne emerge che le imprese che fanno un ricorso maggiore al mercato dei titoli sono di gran lunga quelle statunitensi, seguite dalle imprese britanniche, tedesche e francesi. Molto più limitato è il ricorso al mercato delle imprese italiane e spagnole.

Nella seconda parte viene effettuata una stima econometrica della relazione tra i premi per il rischio sulle obbligazioni e un insieme di variabili esplicative, legate alle caratteristiche del titolo, a quelle dell’emittente e al paese in cui l’emittente risiede. I risultati relativi alle sole imprese dell’area dell’euro mostrano che, a parità di altre condizioni, il merito di credito del paese di residenza dell’emittente ha un impatto significativo sul premio per il rischio pagato dalle società non finanziarie. Sull’intero periodo campionario tale effetto è stimabile in un aumento/riduzione di circa 6 punti base per ogni grado di declassamento/innalzamento della classe di rating del sovrano (AAA, AA+, AA, AA-, ...). Inoltre, durante la crisi del debito sovrano, l’impatto del rischio paese è aumentato molto per le imprese dei paesi maggiormente esposti alle tensioni. Rispetto al triennio 2005-07, si stima che l’aggravio dei premi per il rischio all’emissione sia stato pari a 70 punti base per le imprese italiane e a 90 e 120 per quelle spagnole e portoghesi, rispettivamente. Allo stesso tempo, le imprese tedesche hanno invece potuto beneficiare di una riduzione del premio di 40 punti base.

Pubblicato nel 2014 in: Finance Research Letters, v. 11, 2, pp. 74-83

Testo della pubblicazione