N. 945 - La relazione tra andamento della curva dei tassi e redditività del settore bancario

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di Piergiorgio Alessandri e Benjamin Nelsongennaio 2014

Il lavoro esamina la relazione tra andamento della curva dei tassi d’interesse di mercato e redditività del settore bancario sia attraverso un modello teorico sia effettuando una analisi empirica basata su dati delle attività delle banche operanti nel Regno Unito nel periodo dal 1992 al 2009.

La parte teorica dell’analisi studia il comportamento di una banca stilizzata che finanzia l’erogazione di credito con una combinazione di capitale, depositi e obbligazioni. Si ipotizza che la banca massimizzi i propri profitti prendendo come dati i tassi d’interesse prevalenti sul mercato e la domanda e offerta aggregata di credito e finanziamenti.

L’analisi dimostra che l’impatto di uno spostamento della curva dei tassi sul margine di interesse è determinato dalla combinazione di due fattori: il potere di mercato complessivo della banca nei tre mercati in cui opera (depositi, obbligazioni, prestiti) e il divario tra le scadenze delle attività e delle passività iscritte a bilancio (maturity mismatch). Per una banca con sufficiente potere di mercato e un maturity mismatch di tipo tradizionale, cioè con finanziamenti a scadenza più breve rispetto a quella dei prestiti, un aumento dei tassi ha due effetti di segno opposto. Nel breve periodo il margine d’interesse viene eroso dall’apprezzamento relativamente più rapido delle passività rispetto alle attività. Nel lungo periodo invece esso risulta rafforzato, poiché la banca ha la possibilità di scaricare sui propri debitori l’aumento dei costi di finanziamento.

L’analisi empirica conferma le previsioni del modello teorico per le banche del Regno Unito. Le stime indicano che un innalzamento di 100 punti base della curva dei tassi di mercato causerebbe inizialmente un calo del 14 per cento del margine rispetto alla media (pari, nel periodo in esame, a circa l’1,2 per cento su base annua); se mantenuto nel tempo, il margine crescerebbe, invece, nel lungo periodo di circa il 9 per cento.

Per i grandi gruppi bancari, l’impatto dello shock sul margine di interesse sarebbe parzialmente compensato da una variazione di segno opposto del reddito da negoziazione, che potrebbe riflettere il ricorso a strategie di copertura parziale del rischio di tasso basate su derivati.

L’andamento dei tassi di mercato influenzerebbe dunque redditività e capitale anche per le istituzioni che adottano strategie di copertura relativamente più sofisticate.

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