N. 894 - Incentivi durante il ciclo economico: una microfondazione della regolamentazione macroprudenziale

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di Giovanni di Iasio e Mario Quagliariellogennaio 2013

Il lavoro costruisce un modello microfondato che mette in luce la necessità di affiancare ai requisiti patrimoniali di tipo microprudenziale, previsti dagli accordi di Basilea II, dei buffer patrimoniali anticiclici (macroprudenziali).

Il modello esamina le interdipendenze tra le variabili macroeconomiche, le regole prudenziali e gli incentivi degli intermediari a impiegare risorse per preservare la qualità dei propri attivi. Questi incentivi diminuiscono nelle fasi espansive del ciclo. Infatti un miglioramento dei fondamentali ha un’influenza positiva sulle condizioni di finanziamento per le banche, permettendo loro di aumentare la domanda di attività finanziarie ed espandere i bilanci. D'altra parte, il conseguente aumento dei prezzi delle attività attenua il costo di un deterioramento e di una eventuale liquidazione delle poste all’attivo, riducendo così gli incentivi.

La regolamentazione microprudenziale tende a trascurare tale effetto, che può invece essere contrastato dalla regolamentazione macroprudenziale. Il modello suggerisce infatti che requisiti di capitale più stringenti nelle fasi espansive del ciclo economico possono correggere l’effetto negativo dell’aumento del prezzo delle attività finanziarie sugli incentivi delle banche. Il lavoro fornisce pertanto una giustificazione teorica per i buffer macroprudenziali previsti negli accordi internazionali di vigilanza di Basilea III.