N. 33 - Il valore aggiunto dei servizi 1861-1951: la nuova serie a prezzi correnti e prime interpretazioni

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di Patrizia Battilani, Emanuele Felice e Vera Zamagnidicembre 2014

Il saggio presenta la nuova serie annuale del valore aggiunto dei servizi dal 1861 al 1951, a prezzi correnti. Per ogni settore, dopo aver descritto fonti e metodologia, i risultati vengono confrontati con le precedenti serie Istat (1957). L’attenzione qui prestata al valore della produzione dei singoli comparti ci consente di fare emergere la forte sottovalutazione operata dalle serie precedenti. Dal 1861 al 1911 la nuova stima risulta costantemente superiore: poiché il divario aumenta negli anni del decollo, si può prospettare una rivalutazione del contributo dei servizi all’industrializzazione del Paese. Tra 1911 e 1938, la nuova serie presenta un andamento più ciclico, migliore negli anni Venti, peggiore durante la crisi del 1929, ma che vede poi una ripresa più pronunciata. Infine, le variazioni nell’andamento fra il 1938 e il 1951 sono essenzialmente dovute alla pesante sottovalutazione che dei servizi fece l’Istat per l’anno benchmark 1951.

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