N. 12 - Geografia interna e commercio esterno: i divari regionali in Italia, 1861-2011

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di Brian A'Hearn e Anthony J. Venablesottobre 2011

In questo contributo viene ipotizzato un legame fra il commercio esterno e i divari regionali interni nella storia italiana. In un primo periodo, mentre i mercati importanti erano o locali o esteri, il Nord godeva di un vantaggio naturale - la sua abbondante dotazione idrica. Dagli anni Ottanta dell'Ottocento, un mercato interno si andava formando, mentre la quota delle esportazioni sul PIL prima stagnava e poi calava; l'accesso al mercato domestico è divenuto il fattore chiave della localizzazione industriale, attirando nuovi settori in rapido sviluppo (la meccanica, per esempio) nelle regioni con i maggiori mercati, cioè nel Nord. In un terzo periodo, dal secondo dopoguerra in poi, la crescita del commercio internazionale, assieme all'integrazione europea, ha reso decisivo l'accesso al mercato estero; il Nord aveva il vantaggio della vicinanza geografica a questi mercati.

Pubblicato nel 2013 in:
G. Toniolo (a cura di), L’Italia e l’economia mondiale. Dall’Unità a oggi, Marsilio, Venezia
G. Toniolo (a cura di), The Oxford Handbook of the Italian Economy since Unification, Oxford University Press, New York 2013

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