N. 8 - Emigrazione e immigrazione in Italia: una prospettiva storica

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di Matteo Gomellini e Cormac Ó Grádaottobre 2011

Il lavoro esamina alcuni aspetti economici delle due principali ondate di emigrazione italiana (1876-1913 e 1945-1973) e della recente immigrazione. Per il periodo 1876-1913 si analizzano le caratteristiche dei migranti e, utilizzando dati disaggregati per regione di origine e paese di destinazione, si indagano le determinanti dell'emigrazione. Tra i principali risultati emerge come il ruolo svolto dai network di emigrati nel favorire nuovi flussi migratori sia più importante di quello finora registrato in letteratura (il 30 per cento più elevato). Lo studio si concentra anche sulle conseguenze dell'emigrazione per l'Italia e, in particolare, si chiede se l'emigrazione abbia contribuito alla crescita del reddito pro capite e alla convergenza economica tra le regioni. Gli esercizi di simulazione condotti a tal fine suggeriscono come nel lungo periodo l'emigrazione possa spiegare una quota tra il 4 e il 5 per cento della crescita totale del PIL pro capite italiano, con un contributo per le regioni del Sud doppio rispetto a quello per le regioni del Nord. Infine, il lavoro si sofferma sulla recente immigrazione descrivendone i legami con l'attività economica, il mercato del lavoro, la bilancia dei pagamenti, le attività criminali, e focalizzandosi in particolare sulla percezione del fenomeno da parte dell'opinione pubblica.

Pubblicato nel 2013 in:
G. Toniolo (a cura di), L’Italia e l’economia mondiale. Dall’Unità a oggi, Marsilio, Venezia
G. Toniolo (a cura di), The Oxford Handbook of the Italian Economy since Unification, Oxford University Press, New York 2013

Testo della pubblicazione