Il lavoro studia come ampliare in Italia i buffer di capitale rilasciabili in caso di shock (cosiddetto spazio macroprudenziale), così da sostenere l'offerta di credito all'economia e limitare possibili effetti prociclici. La Banca d'Italia, in qualità di autorità macroprudenziale per il settore bancario, può attivare la riserva di capitale a fronte del rischio sistemico (systemic risk buffer, SyRB) per prevenire rischi per i quali non siano già attivi altri strumenti prudenziali.
Lo studio illustra i rischi connessi con le caratteristiche strutturali del sistema bancario italiano e conduce due analisi complementari per identificare il livello adeguato del SyRB. La prima, basata sulle perdite bancarie negli anni passati, suggerisce una riserva pari almeno all'1 per cento delle attività verso residenti ponderate per i rischi di credito e di controparte. La seconda, basata sul confronto costi-benefici, indica che i benefici netti per l'economia sarebbero massimizzati per valori del SyRB tra l'1 e il 2 per cento.
