Il lavoro analizza l'evoluzione dei redditi da capitale dell'Italia. Il periodo in esame va dal 1999 al 2016 e copre i principali passaggi dall'inizio dell'unione monetaria. L'analisi si basa su una metodologia di scomposizione che consente di separare la variazione del saldo dei redditi in tre elementi
- la variazione derivante dalla dinamica della posizione netta sull'estero (effetto stock);
- la variazione riconducibile alla dinamica dei rendimenti delle attività e delle passività sull'estero (effetto rendimento);
- la variazione attribuibile al cambiamento della composizione per strumento di attività e passività (effetto composizione).
Il principale fattore dietro l'evoluzione del saldo dei redditi da capitale dell'Italia è l'effetto rendimento. Effetto stock ed effetto composizione sono meno rilevanti: il primo ha contribuito al peggioramento del saldo nella prima metà del periodo, perdendo importanza dopo il 2008, mentre il secondo effetto si è rafforzato dallo stesso anno. L'estensione della metodologia di scomposizione agli altri tre maggiori paesi dell'area dell'euro conferma la centralità dell'effetto rendimento nella dinamica di breve periodo e il diverso ruolo degli effetti stock e composizione nella dinamica di più lungo periodo.