Il lavoro analizza il ruolo della corruzione delle imprese nella spiegazione del grado di efficienza dell'allocazione di fattori produttivi tra imprese dello stesso settore in nove paesi dell'Europa centro-orientale negli anni 2003-2012. Stimando un modello di convergenza condizionata si trova evidenza di una relazione positiva tra la crescita della corruzione e la dinamica dell'inefficienza allocativa sia del lavoro sia del capitale, controllando per le condizioni aggregate di contesto: tale relazione è più forte nei paesi più piccoli, più instabili politicamente, con più basso grado di libertà civili, o con qualità della regolamentazione più scadente. Poiché l'inefficienza allocativa è una determinante della crescita della produttività, si trova inoltre evidenza di una correlazione negativa tra la dinamica delle corruzione e quella della produttività totale dei fattori. Questi risultati sono confermati anche quando si attenua il potenziale problema di variabili omesse nell'analisi, ricorrendo a due variabili strumentali per la corruzione (la quota di donne in Parlamento e la libertà dei media). In conclusione, un'azione mirante a ridurre la corruzione stimolerebbe l'efficienza nell'Europa centro-orientale.
Pubblicato nel 2018 in: European Journal of Comparative Economics 15, 1, pp. 119-164