N. 289 - Salari e prezzi in Italia nel corso della crisi: un'analisi basata su dati d'impresa

Go to the english version Cerca nel sito

di Francesco D'Amuri, Silvia Fabiani, Roberto Sabbatini, Raffaele Tartaglia Polcini, Fabrizio Venditti, Eliana Viviano, Roberta Zizzasettembre 2015

Successivamente ai due sondaggi svolti nel 2007 e nel 2009 sulle politiche salariali e di prezzo delle imprese, a giugno 2013 il network ricerca del SEBC Wage Dynamic Network (WDN) ha avviato un terzo progetto con l’obiettivo di approfondire, sulla base delle informazioni raccolte presso le imprese tramite un questionario armonizzato, le più importanti trasformazioni in corso nei mercati del lavoro nazionali.

Questo lavoro documenta i risultati del sondaggio svolto in Italia. La crisi dei debiti sovrani ha colpito severamente l’economia italiana, determinando una forte caduta nell’attività economica e un aumento dell’incertezza e delle difficoltà di accesso ai finanziamenti esterni da parte delle imprese.

Le aziende hanno reagito riducendo l’input di lavoro (aggiustando sia il margine estensivo sia quello intensivo) più che i salari. Tuttavia, anche le politiche retributive hanno risentito del deterioramento dell’attività economica: la percentuale di addetti per i quali i salari sono rimasti invariati o sono diminuiti è cresciuta stabilmente dal 2010, raggiungendo nel 2013 il 17% del totale della forza lavoro nei settori considerati. Inoltre, una quota rilevante di imprese ha adattato le politiche di prezzo al nuovo contesto; la frequenza di aggiustamento dei prezzi è aumentata, riflettendo soprattutto il più intenso grado di concorrenza.