Il lavoro descrive le caratteristiche delle imprese italiane che hanno emesso obbligazioni per la prima volta tra il 2002 e il 2013. I risultati di stime econometriche indicano che i nuovi emittenti sono di dimensioni maggiori e sono più frequentemente quotati sui mercati azionari rispetto ai non emittenti. L’analisi mostra inoltre che la decisione di emettere titoli per la prima volta è influenzata dalla necessità di finanziare un percorso di crescita, in particolare nel caso di scarse risorse interne, o di bilanciare squilibri tra la durata media delle passività e quella delle attività. Le stime suggeriscono inoltre che il forte calo del numero di nuovi emittenti durante la crisi è in gran parte ascrivibile all’aumento dell’avversione al rischio degli investitori. Sulla base dei risultati dell’analisi econometrica, si stima che tra le imprese non emittenti ve ne siano circa 450-650 che hanno caratteristiche molto simili a quelle delle imprese che hanno iniziato a emettere titoli nella scorsa decade. Queste stime puntuali sono caratterizzate da una considerevole incertezza: l’effettivo numero di emittenti dipenderà dall’evoluzione del quadro macroeconomico e dagli effetti delle nuove regole sulle emissioni di minibond.
N. 269 - I nuovi emittenti di obbligazioni in Italia
Testo della pubblicazione
- n. 269 - I nuovi emittenti di obbligazioni in Italia (solo in inglese) pdf 1.3 MB Data pubblicazione: 22 aprile 2015