N. 222 – La vulnerabilità finanziaria: un’analisi per classi di reddito

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di Paolo Acciari, Elisabetta Manzoli, Sauro Mocetti e Eliana Vivianoluglio 2014

Mediante l'utilizzo di un campione di individui tra i 25 e i 54 anni, si analizza la partecipazione al mercato del credito e la vulnerabilità finanziaria per classe di reddito tra il 2005 e il 2011. Nel periodo considerato la percentuale di individui che detenevano un debito di almeno 75 mila euro è aumentata, prevalentemente per il rallentamento del ritmo di rimborso del debito. La dinamica è stata eterogenea tra le classi di reddito: i nuovi indebitati appartenevano ai decili di reddito più elevati; il rallentamento nel ritmo di rimborso è stato più accentuato per le fasce di reddito medie e basse. Sono aumentate le difficoltà nel pagamento del debito: i tassi di anomalia nel quintile più povero della popolazione erano 10 volte più elevati di quelli nel quintile più ricco; tale divario si è ampliato con la crisi. Nostre stime mostrano che l'instabilità del reddito accresce l'insorgenza di difficoltà finanziarie. Tuttavia, l'elevata concentrazione del debito presso le classi di reddito più ricche ha contribuito a contenere la rischiosità complessiva.

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