N. 103 - Rischio di default e stabilità del funding: un’analisi dei recenti fallimenti bancari negli Stati Uniti

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di Pierluigi Bolognaottobre 2011

Il lavoro presenta un'analisi volta a valutare se la probabilità di crisi bancarie possa essere spiegata dalla struttura del funding oltre che, come noto, da fattori quali la rischiosità dell'attivo, la redditività e la dotazione patrimoniale. In particolare, il lavoro analizza il ruolo dei depositi da clientela e la loro composizione; l'analisi empirica è condotta sul campione di crisi bancarie verificatesi negli Stati Uniti tra il 2007 e il 2009. I risultati evidenziano che ad una minore raccolta di depositi da clientela e ad un maggior utilizzo di altre fonti di finanziamento è associata, a parità di altre condizioni, una probabilità di crisi più elevata. Questa è inoltre influenzata dalla composizione dei depositi stessi, mostrando valori più elevati in presenza di un maggiore peso dei depositi con caratteristiche di minore stabilità. I risultati del lavoro confermano pertanto, anche per intermediari di piccola e media dimensione, l'importanza di condizioni di equilibrio strutturale per la stabilità aziendale, così come previsto dalle nuove regole di Basilea 3 sul rischio di liquidità.