N. 88 - L’impatto di Basilea 3 sull’economia italiana

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di Alberto Locarnofebbraio 2011

Il lavoro quantifica i costi per l'economia italiana dell'adeguamento ai nuovi standard di capitale e liquidità stabiliti dal Comitato di Basilea sulla Vigilanza Bancaria.

L'analisi è articolata in due stadi. Nel primo stadio viene stimato l'effetto di un inasprimento degli standard regolamentari su tassi di interesse sui prestiti e offerta di credito; nel secondo viene quantificato l'effetto del maggior costo e della minor disponibilità di credito sul PIL.

I principali risultati del lavoro sono i seguenti: l'aumento dei tassi bancari indotto dall'innalzamento di un punto percentuale dei requisiti di capitale avrebbe un impatto negativo sul PIL compreso tra zero e 0,33% (0,03-0,39% considerando anche il razionamento del credito), corrispondente a una riduzione inferiore a 0,04 punti percentuali (0,00-0,05 punti percentuali in presenza di razionamento) del tasso di crescita del prodotto nel periodo 2011-2018; l'adeguamento ai nuovi standard di liquidità comporterebbero una riduzione aggiuntiva del tasso di crescita medio annuo del PIL al più di 0,02 punti percentuali.

Dello stesso ordine di grandezza sarebbero anche gli effetti di lungo periodo. Il costo economico dell'introduzione dei nuovi standard di capitale e liquidità sembra quindi essere modesto e diventa irrilevante se confrontato con i benefici derivanti dalla riduzione della frequenza delle crisi sistemiche.

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