n. 39 - Il sistema portuale italiano: un’indagine sui fattori di competitività e di sviluppo

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di Enrico Beretta, Alessandra Dalle Vacche e Andrea Migliardifebbraio 2009

Tra il 2003 e il 2007 il volume di traffico gestito dal sistema portuale nazionale è cresciuto in misura contenuta, nonostante il forte sviluppo del movimento marittimo nel Mediterraneo. Vi ha contribuito in parte la stasi dell'economia nazionale, in parte l'incapacità dei porti di espandere il proprio bacino di utenza alle aree limitrofe, a sua volta determinata da carenze quali-quantitative degli snodi portuali e terrestri. Il lavoro si propone di approfondire tali criticità, mediante un'indagine condotta presso le rappresentanze nazionali delle principali compagnie armatoriali mondiali. I principali svantaggi competitivi riguardano le infrastrutture terrestri; rilevano anche alcuni profili di inefficienza degli scali e carenze nelle loro dotazioni infrastrutturali. Il ciclo logistico nazionale appare poi frammentato rispetto ai sistemi integrati di altri paesi. I principali spunti di miglioramento individuati dagli operatori risiedono, oltre che in un potenziamento infrastrutturale, nella liberalizzazione del trasporto ferroviario e nell'evoluzione degli assetti di governance dei porti, in particolare nella direzione di una maggiore snellezza operativa e di una più ampia autonomia finanziaria per le Autorità portuali.

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