n. 22 - Il settore dei rifiuti urbani a 11 anni dal decreto Ronchi

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di Paolo Chiades e Roberto Torrinisettembre 2008

Il processo di modernizzazione del settore dei rifiuti urbani (RU) indotto dal decreto Ronchi è stato lento ed è ancora lontano dal suo completamento. I differenziali territoriali in termini di efficacia delle politiche regionali e di efficienza degli operatori rimango ampi. Le regioni del Mezzogiorno sono in netto ritardo, quelle del Nord sono state capaci di raggiungere gli obiettivi ambientali e di modernizzare la gestione del settore. Le differenze territoriali nelle modalità e nella qualità del servizio si sono parzialmente riflesse nei costi di gestione, in media più elevati nel Mezzogiorno. Rimangono da sciogliere importanti nodi relativi agli aspetti di regolazione. Nelle fasi del trattamento e dello smaltimento, le limitazioni territoriali alla movimentazione dei RU e l'elevata integrazione con la fase della raccolta, rendono difficile l'affermarsi di un regime concorrenziale; vi è pertanto la necessità di una regolazione delle condizioni di accesso alle infrastrutture di smaltimento. Qualora la regolazione del settore si muovesse nella direzione di un affidamento con gara dell'intero ciclo integrato, occorrerebbe una riflessione sulla capacità delle autorità locali di definire e governare i complessi contratti con i gestori che ne deriverebbero. Sarebbe di aiuto l'assegnazione ad un'autorità di settore del compito di regolazione economica, al momento scarsamente definita dalla normativa e inadeguatamente affrontata nel dibattito sui servizi pubblici locali.

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