N. 32 - L'economia della ToscanaAggiornamento congiunturale

Nel primo semestre dell'anno è proseguita la fase recessiva avviatasi dalla metà del 2011. Gli indicatori disponibili mostrano tuttavia un'attenuazione della dinamica negativa dal secondo trimestre; le previsioni per i prossimi mesi risulterebbero più favorevoli.

Nell'industria l'attività si è contratta nei primi sei mesi, soprattutto per la persistente debolezza della domanda interna. Le esportazioni hanno fornito un contributo positivo nei settori di specializzazione regionale quali la moda e la meccanica. È proseguita la grave fase recessiva nell'edilizia, sia nel comparto residenziale sia in quello delle opere pubbliche. Nei servizi si sono contratti le vendite al dettaglio, i flussi turistici degli italiani e i movimenti di merci negli scali toscani.

Il numero degli occupati è sceso, soprattutto nel primo trimestre, nonostante il ricorso agli ammortizzatori sociali sia stato ancora elevato. Al perdurante calo dell'occupazione nell'industria si è aggiunta la contrazione nel comparto dei servizi. Le persone in cerca di occupazione sono aumentate, determinando un innalzamento del tasso di disoccupazione.

I prestiti alle imprese e alle famiglie sono diminuiti, risentendo della debolezza della domanda e delle tensioni dal lato dell'offerta connesse con l'elevato rischio di credito. La contrazione è stata più intensa nel settore produttivo, in particolare per le imprese manifatturiere. Il protrarsi della fase recessiva continua a incidere negativamente sulla qualità del credito, che è ulteriormente peggiorata nei primi sei mesi del 2013, soprattutto nell'industria. È proseguita a ritmi contenuti la crescita sia della raccolta bancaria sia dei titoli in deposito.

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