N. 27 - L'economia delle Province autonome di Trento e di BolzanoAggiornamento congiunturale

La fase congiunturale sfavorevole che aveva caratterizzato il 2012 si è estesa alla prima metà dell'anno. L'industria manifatturiera ha risentito della contrazione della domanda interna e, in provincia di Trento, anche di quella estera. Gli investimenti delle imprese si sono ulteriormente contratti. Il quadro complessivo appare però in via di stabilizzazione. Nel secondo trimestre le esportazioni hanno ripreso a crescere anche in Trentino e le prospettive a breve termine, soprattutto nel comparto manifatturiero, sono in miglioramento; secondo le previsioni degli imprenditori, nei prossimi mesi il fatturato dovrebbe tornare a crescere e il calo degli investimenti dovrebbe attenuarsi. Non si scorgono invece segni di un'inversione di tendenza nel settore delle costruzioni, che ha ulteriormente ridotto i propri livelli di attività, anche in ragione dello scarso dinamismo del mercato immobiliare (dove sono nuovamente calate le quotazioni) e dell'ulteriore contrazione della domanda pubblica. Il movimento turistico ha risentito della difficile situazione economica nazionale che ha causato una riduzione dei flussi di turisti italiani.

La prolungata fase di debolezza ciclica ha inciso anche sulle condizioni del mercato del lavoro. Alla sostanziale tenuta dell'occupazione si è accompagnato un forte aumento delle persone in cerca di impiego, a causa dell'ampliarsi del divario fra domanda e offerta di lavoro. I tassi di disoccupazione hanno raggiunto livelli storicamente elevati.

Nel primo semestre del 2013 i finanziamenti alle famiglie residenti hanno mantenuto un tasso di crescita leggermente positivo in entrambe le province, mentre si è accentuata la contrazione del credito erogato alle imprese. L'andamento, che ha riguardato tutti i principali settori di attività economica, ha risentito dell'ulteriore flessione della domanda per investimenti produttivi, cui si è accompagnata la debolezza delle richieste per il finanziamento del capitale circolante; sono aumentate, soprattutto in provincia di Trento, le necessità di fondi connesse con la ristrutturazione e il consolidamento delle posizioni debitorie. In presenza di una qualità del credito in peggioramento, le condizioni di erogazione applicate dalle banche si sono confermate tese.

La raccolta bancaria ha continuato a crescere, trainata dai depositi a scadenza vincolata delle famiglie consumatrici, a fronte di un'ulteriore flessione delle obbligazioni bancarie.

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