N. 31 - L'economia dell'Emilia RomagnaAggiornamento congiunturale

La ripresa dell'economia regionale è proseguita nel primo semestre del 2011, mantenendo i deboli ritmi registrati nel 2010. Il miglioramento dell'attività economica si è concentrato nell'industria, dove la produzione e gli ordini hanno tratto beneficio dall'andamento della domanda estera, soprattutto nel comparto dei macchinari e sui mercati dei paesi emergenti; il settore delle costruzioni invece ha continuato a presentare un quadro congiunturale negativo.

Nei servizi il commercio al dettaglio ha risentito della debolezza del reddito disponibile delle famiglie, mentre il turismo nelle province della riviera ha mostrato una ripresa. Dall'estate le prospettive per le imprese regionali sono progressivamente peggiorate; le attese per i prossimi sei mesi sono caratterizzate da una diffusa incertezza, con riflessi negativi sui piani di investimento e sulle nuove assunzioni.

Nonostante il rallentamento della domanda mondiale dai mesi estivi, le imprese esportatrici segnalano attese più favorevoli di quelle che operano prevalentemente sul mercato interno. Nel primo semestre si è registrato un miglioramento delle condizioni del mercato del lavoro, che tuttavia non è stato sinora sufficiente a riportare il numero di occupati sui livelli pre-crisi. L'incertezza sull'entità della ripresa produttiva ha generato un aumento dell'occupazione a tempo determinato.

Nei primi nove mesi dell'anno, le ore autorizzate di Cassa integrazione guadagni hanno registrato un significativo calo. I prestiti sono cresciuti allo stesso ritmo della fine dell'anno precedente fino alla metà del 2011, successivamente hanno registrato una moderata decelerazione. I criteri di offerta si sono irrigiditi soprattutto per le imprese più rischiose e per quelle del comparto delle costruzioni.

Rimane elevata la rischiosità dei crediti alle imprese non finanziarie. È proseguita, pur attenuandosi, la flessione della raccolta bancaria sotto forma di depositi. Per i prossimi mesi le prospettive di crescita dell'economia dell'Emilia-Romagna restano incerte: al rallentamento del commercio internazionale, in atto dai mesi estivi, si accompagnano le cautele nel recupero dell'accumulazione di capitale e la debolezza dei consumi.

Le imprese si attendono un rallentamento dell'occupazione negli ultimi mesi del 2011.

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