Nel 2010 il livello dell'attività economica in Calabria ha complessivamente mostrato lievi segnali di ripresa, pur in presenza di perduranti difficoltà di alcuni comparti: secondo le stime di Prometeia, il prodotto interno lordo a prezzi costanti sarebbe cresciuto dello 0,3 per cento.
Il settore manifatturiero, che nel 2009 aveva subito maggiormente gli effetti della recessione, ha mostrato un lieve recupero dalla metà del 2010; la produzione industriale rimane tuttavia su valori storicamente contenuti. Anche il numero delle ore lavorate e il grado di utilizzo degli impianti hanno interrotto il calo, stabilizzandosi.
Gli effetti della crisi si protraggono invece nel settore delle costruzioni: nel comparto delle opere pubbliche si è ridotto il valore dei bandi da assegnare in regione; l'edilizia residenziale risente invece dell'ulteriore diminuzione delle transazioni nel mercato immobiliare.
Nel 2010 il settore dei servizi ha beneficiato solo lievemente della ripresa, per la debole domanda di consumi. Le vendite del commercio al dettaglio sono diminuite, in particolare negli esercizi della piccola e media distribuzione. Nel settore dei trasporti, l'attività di transhipment del porto di Gioia Tauro ha ristagnato; il numero di passeggeri su voli commerciali in transito è risultato in crescita per tutti gli aeroporti calabresi. Si sono ridotte le presenze turistiche, sia di stranieri, sia di italiani.
Il lieve miglioramento della congiuntura non ha sinora rallentato il calo occupazionale in atto da quattro anni, con ritmi più intensi che nel Mezzogiorno. L'impatto sul mercato del lavoro è stato tuttavia limitato dal sensibile ricorso alla Cassa integrazione guadagni. L'occupazione è diminuita in particolare per i maschi, a fronte di una sostanziale tenuta della componente femminile. Rimane tuttavia tra i più bassi in Italia il tasso di occupazione femminile.
Sono cresciute le persone in cerca di occupazione e il tasso di disoccupazione. La condizione del lavoro giovanile in Calabria continua a essere caratterizzata da un'elevata disoccupazione e da una scarsa partecipazione al mercato del lavoro.
Nel corso del 2010 il credito erogato dagli intermediari bancari alla clientela residente in Calabria ha accelerato rispetto all'anno precedente, permanendo su valori superiori alla media nazionale. Nei primi mesi del 2011, secondo i dati provvisori, i prestiti bancari hanno lievemente decelerato rispetto alla fine dell'anno precedente.
Nel 2010 i prestiti bancari alle famiglie consumatrici hanno rallentato; a fronte della riduzione del ritmo di crescita registrata dalla componente del credito al consumo, i finanziamenti erogati per l'acquisto di abitazioni hanno accelerato. A dicembre 2010 il tasso di interesse medio sui mutui per l'acquisto di abitazioni si è attestato lievemente al di sotto del livello del corrispondente periodo dell'anno precedente, rimanendo più elevato del valore rilevato a livello nazionale.
Il credito concesso al settore produttivo è aumentato sia per le piccole imprese sia, più marcatamente, per quelle di dimensioni medio - grandi. Tale dinamica è stata favorita da un recupero della domanda di credito da parte delle imprese pur in presenza di condizioni di offerta ancora improntate alla cautela. I tassi d'interesse a breve termine praticati alle imprese con sede legale in Calabria non hanno subito rilevanti variazioni nel corso del 2010.
La qualità del credito, già peggiore rispetto alla media nazionale, si è ulteriormente deteriorata nel 2010: il tasso di decadimento è aumentato sia per le famiglie consumatrici sia, in misura più marcata, per le imprese, indipendentemente dalla dimensione. Una dinamica analoga ha caratterizzato anche l'incidenza degli incagli sui prestiti vivi.
Nel corso del 2010 i depositi bancari delle famiglie consumatrici e delle imprese hanno progressivamente rallentato, facendo segnare un tasso di crescita di poco negativo alla fine dell'anno. Le gestioni patrimoniali hanno registrato un aumento dopo la contrazione del 2009.
