N. 95 - L'economia dell'UmbriaAggiornamento congiunturale

Nel corso del 2010 il recupero dell'attività economica regionale è stato debole. Nell'industria si è registrato un lieve aumento degli ordinativi e della produzione. A livello settoriale, sono cresciute le vendite della meccanica e del tessile mentre è proseguita la debolezza della domanda rivolta alle imprese della lavorazione dei minerali non metalliferi. Dopo il forte calo nel 2009 le esportazioni sono tornate ad aumentare, grazie soprattutto alle vendite all'estero dei prodotti in metallo. Nelle costruzioni i livelli produttivi sono diminuiti. Nel comparto dei servizi l'attività è rimasta debole; nel commercio, alla stagnazione delle vendite della grande distribuzione organizzata si è affiancato il calo delle immatricolazioni di autovetture, più marcato che nel resto del Paese. Nonostante l'intenso ricorso agli ammortizzatori sociali, nei primi sei mesi dell'anno l'occupazione è ulteriormente diminuita. Dopo il calo registrato a dicembre del 2009, la dinamica dei prestiti al settore produttivo è tornata positiva, ancorché lievemente; nel primo semestre sono cresciuti soprattutto i finanziamenti concessi dagli intermediari non appartenenti ai primi cinque gruppi bancari. Sul mercato del credito si è arrestato l'inasprimento dei criteri di offerta. È proseguito il peggioramento della qualità del credito, soprattutto al comparto produttivo, mentre l'accumulazione dei depositi bancari da parte delle famiglie ha rallentato.

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