N. 88 - L'economia della LombardiaAggiornamento congiunturale

Nei primi tre trimestri del 2010 la produzione industriale ha recuperato parte delle perdite cumulate nel corso del 2009 in tutti i comparti di specializzazione della regione, pur senza tornare ai livelli precedenti alla crisi; nel terzo trimestre ha ristagnato. Tra gennaio e giugno le esportazioni sono aumentate in misura marcata, ma ancora insufficiente a consentire il ritorno ai valori di prima della crisi. Nelle costruzioni, l'andamento della produzione è stato negativo; la domanda per opere pubbliche è attesa in rialzo nel prossimo anno. Sono emersi segnali di stabilizzazione nel settore immobiliare e di moderata ripresa nei servizi. Nel mercato del lavoro, l'occupazione ha continuato a diminuire e il tasso di disoccupazione è salito, nel secondo trimestre, al 5,5 per cento. L'utilizzo delle Cassa integrazione guadagni, ancora intenso, ha rallentato, con una netta ricomposizione dalla componente ordinaria a quella in deroga e straordinaria. Nei primi sei mesi del 2010, il tasso di variazione del credito si è mantenuto negativo, sebbene la dinamica abbia mostrato un progressivo recupero dall'inizio del 2010. La contrazione dei prestiti si è concentrata nelle imprese di dimensioni maggiori, mentre i finanziamenti alle aziende più piccole sono rimasti stabili. I crediti alle famiglie hanno continuato a espandersi, specie le erogazioni di nuovi mutui per l'acquisto di abitazioni. La restrizione nell'offerta di credito alle famiglie e alle imprese si è interrotta nella prima parte dell'anno, ed emergono alcuni segnali di allentamento, che dovrebbero rafforzarsi nei prossimi mesi. Anche nel primo semestre del 2010 il rischio di credito ha continuato a rimanere elevato. La raccolta delle banche ha rallentato, nella componente sia dei depositi, sia delle obbligazioni; per contro, vi è stata una ripresa nel comparto del risparmio gestito.

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