N. 86 - L'economia del PiemonteAggiornamento congiunturale

Nella prima parte del 2010 è proseguita la fase di graduale ripresa dell'economia, avviatasi nella seconda metà del 2009. Nell'industria la domanda è stata sostenuta dall'espansione del commercio internazionale e dal processo di ricostituzione delle scorte; il fatturato delle imprese è tornato a crescere, in maggiore misura per le imprese esportatrici operanti nei mercati emergenti, riflettendosi positivamente sulla redditività. I livelli degli ordini e dell'attività rimangono ancora lontani da quelli precedenti la crisi. Il basso grado di utilizzo degli impianti e la perdurante incertezza sull'evoluzione della congiuntura hanno condizionato negativamente gli investimenti, rimasti deboli. Le aspettative delle imprese industriali per i prossimi sei mesi sono moderatamente positive. Nelle costruzioni non sono emersi significativi segnali di ripresa. La dinamica dei consumi è rimasta debole, risentendo delle perduranti condizioni negative nel mercato del lavoro. Nella media dei primi sei mesi l'occupazione ha continuato a calare, anche se nel secondo trimestre sono emersi segnali di lieve miglioramento; il tasso di disoccupazione è salito a livelli prossimi alla media nazionale. Il ricorso agli ammortizzatori sociali è rimasto molto elevato nel confronto storico. Il credito alle imprese ha continuato a ridursi, anche se a ritmi lievemente meno intensi della fine del 2009; il calo si è concentrato nel comparto manifatturiero e tra le imprese medio-grandi. I nuovi mutui alle famiglie sono aumentati a ritmi elevati, favoriti dai bassi livelli dei tassi. La qualità del credito è lievemente migliorata, ma rimane nettamente peggiore del biennio precedente la crisi. È proseguito il rallentamento della raccolta bancaria.

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