Nel primo semestre del 2009 l'economia della Liguria ha sperimentato la fase più acuta della recessione conseguita alla crisi finanziaria internazionale. Nel comparto industriale la produzione si è ridotta in misura marcata, con riflessi negativi sugli investimenti e sulla redditività delle imprese; gli indicatori qualitativi sono tornati a migliorare nei mesi estivi. L'effetto della crisi in Liguria è stato inferiore rispetto alla media delle regioni del Nord, grazie alla relativa stabilità della produzione di alcune grandi imprese che operano su commessa e fanno uso di tecnologie avanzate, che hanno continuato a sostenere le esportazioni. Nell'edilizia privata l'attività si è ulteriormente indebolita; è rimasto stagnante il comparto dei lavori pubblici. Il traffico mercantile presso i porti regionali ha mostrato una sensibile contrazione, risentendo dell'andamento del commercio internazionale. Le vendite della grande distribuzione sono rimaste sostanzialmente stazionarie; i flussi turistici sono diminuiti. Nel mercato del lavoro le difficoltà congiunturali si sono ripercosse in un sostenuto incremento del ricorso alla Cassa integrazione guadagni e in una flessione del numero degli occupati, concentrata nei lavoratori autonomi e nei dipendenti con contratto a tempo determinato. I prestiti bancari alla clientela residente nella regione hanno rallentato, in misura contenuta per le famiglie consumatrici, più marcatamente per le imprese, in particolare quelle medio-grandi; il flusso di nuove sofferenze è aumentato. I depositi bancari sono cresciuti, beneficiando dei minori rendimenti conseguibili sul mercato finanziario e della maggiore propensione delle famiglie per gli investimenti a basso rischio.
N. 89 - L'economia della LiguriaAggiornamento congiunturale
Testo della pubblicazione
- N. 89 - L'economia della Liguria pdf 367.7 KB Data pubblicazione: 09 novembre 2009