N. 88 - L'economia del Friuli-Venezia GiuliaAggiornamento congiunturale

Nel primo semestre del 2009 la produzione industriale in Friuli Venezia Giulia si è contratta bruscamente, in corrispondenza della caduta internazionale della domanda; il calo delle vendite in termini reali ha riguardato in misura pressoché analoga anche la componente interna. Le aspettative degli operatori economici, sebbene lievemente migliorate nel terzo trimestre, non prefigurano una ripresa della produzione.

I programmi di investimento per l'anno in corso, che già scontavano una riduzione della spesa rispetto al 2008, sono stati ulteriormente rivisti al ribasso. Nel 2009 sono sensibilmente peggiorati i risultati economici delle imprese industriali rispetto all'esercizio precedente. Con l'eccezione del comparto turistico, anche il terziario ha evidenziato una flessione nei livelli di attività. All'aumento del tasso di disoccupazione, salito di un punto percentuale al 5,4 per cento, si è accompagnato un ricorso massiccio agli ammortizzatori sociali da parte del settore industriale.

Malgrado la minore accumulazione di capitale fisso, i prestiti bancari alle imprese hanno rallentato solo lievemente: la domanda di credito è stata sostenuta dalle esigenze di finanziamento del capitale circolante, in una situazione di ridotti flussi di autofinanziamento, e dal consolidamento delle posizioni debitorie. I prestiti alle famiglie hanno proseguito a crescere in misura moderata, grazie anche alla ripresa del credito al consumo. La qualità del credito, definita dalle nuove sofferenze rettificate in rapporto agli impieghi vivi di inizio periodo, ha risentito della negativa evoluzione congiunturale solo con riferimento alle esposizioni verso le imprese, mentre si è mantenuta su livelli elevati per le famiglie.

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