N. 87 - L'economia del VenetoAggiornamento congiunturale

Nel primo semestre del 2009 l'economia veneta è stata duramente colpita dalla recessione internazionale e dal calo del commercio mondiale, che ha provocato un netto ridimensionamento della produzione industriale, arrestatosi solo tra la primavera e l'estate. Le imprese hanno rapidamente contratto gli investimenti e la domanda di lavoro, nel terzo trimestre la situazione congiunturale è lievemente migliorata e le aspettative si sono orientate positivamente. Il terziario ha risentito della crisi, specialmente nei comparti che producono servizi alle imprese, come i trasporti; il peggioramento del clima di fiducia delle famiglie ha depresso le vendite di beni al dettaglio, mentre il turismo, che nei primi mesi dell'anno aveva accusato un significativo deterioramento dei livelli di attività, nei mesi estivi ha mostrato un netto recupero. È invece proseguito il calo dell'attività edilizia, depressa dall'andamento negativo del mercato immobiliare. Nonostante l'elevatissimo ricorso alla Cassa integrazione, la contrazione dei livelli produttivi ha determinato un calo dell'occupazione che, anche in base ai casi di crisi aziendali registrati nel periodo, sembra destinato a proseguire. La recessione ha determinato un significativo rallentamento dei prestiti bancari, generalizzato a tutti i settori dell'economia. A partire dal secondo trimestre, la diminuzione dei tassi di interesse ha contribuito ad arrestare il rallentamento dei prestiti alle famiglie, la decelerazione è invece proseguita per le imprese che hanno continuato ad accusare tensioni di liquidità e, in taluni casi, un inasprimento delle condizioni di offerta di credito. Il livello di rischiosità del credito, soprattutto alle imprese, è peggiorato, riflettendo le difficoltà congiunturali.

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