N. 34 - L'economia del MoliseRapporto annuale

Dal quarto trimestre dello scorso anno l'economia internazionale ha sperimentato la più profonda recessione del dopoguerra. L'economia italiana è stata l'unica tra le maggiori economie europee a registrare una riduzione del PIL già nella media del 2008. L'attività economica ha continuato a contrarsi a ritmi molto elevati nella prima parte del 2009.

Nel 2008, in linea con le tendenze delle altre aree del Paese, il quadro economico regionale è bruscamente peggiorato. Le stime di fonte Svimez e Prometeia indicano una diminuzione del prodotto interno lordo, a prezzi costanti, prossimo a quello nazionale (-1,0 per cento).

La caduta dell'attività ha interessato tutti i settori produttivi; effetti più marcati si sono avuti per la produzione industriale, che ha subito una contrazione particolarmente ampia e rapida. Secondo l'indagine della Banca d'Italia, nel 2008 circa il 60 per cento delle imprese industriali intervistate ha dichiarato di aver risentito in misura rilevante della crisi; gli imprenditori hanno fronteggiato la negativa fase congiunturale principalmente attraverso il contenimento dei costi; in un contesto di incertezza e di diminuzione corrente e attesa della domanda, i piani di investimento per il 2009 sono stati ridimensionati.

Le esportazioni, in crescita nei primi tre trimestri del 2008, sono nettamente calate nell'ultimo trimestre dell'anno (25 per cento circa), riflettendo l'andamento del comparto della moda, principale settore di specializzazione regionale. L'andamento negativo si è accentuato nel primo bimestre del 2009.
Nel settore delle costruzioni si sono consolidati i segnali di rallentamento già emersi nel 2007, anche per effetto dei minori livelli di attività nel comparto delle opere pubbliche. Nel mercato immobiliare si è avuta una contrazione delle compravendite; i prezzi degli immobili sono diminuiti in termini reali.

I consumi delle famiglie, in particolare di beni durevoli, hanno rallentato.

Dopo un biennio di espansione, nella seconda metà del 2008 si è arrestata la crescita dell'occupazione, con un calo di addetti nel settore industriale. Sempre in questo comparto gli effetti della crisi si sono più rapidamente evidenziati tramite la riduzione delle ore lavorate. Il ricorso alla Cassa integrazione guadagni ordinaria è notevolmente cresciuto nel 2008. L'aumento delle ore autorizzate si è mantenuto molto elevato anche nei primi mesi del 2009.

Il credito alle imprese ha progressivamente rallentato nel 2008. Alla decelerazione hanno concorso sia fattori di domanda, connessi prevalentemente alle minori necessità di finanziamento degli investimenti, sia fattori di offerta. Secondo un'indagine condotta nei primi mesi del 2009 dalla Filiale di Campobasso della Banca d'Italia, le banche operanti in regione hanno irrigidito moderatamente, nel corso del 2008, le condizioni per l'approvazione dei finanziamenti alle imprese. I prestiti alle famiglie hanno rallentato al 6,2 per cento; la decelerazione riflette soprattutto l'indebolimento della domanda di finanziamenti per l'acquisto di abitazioni. Sebbene nei primi mesi dell'anno in corso siano emersi alcuni segnali di deterioramento, nel 2008 la qualità del credito non ha risentito in maniera significativa del peggioramento congiunturale. Dal dicembre 2008 i tassi sui prestiti bancari si stanno gradualmente adeguando al calo dei tassi ufficiali.

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